Sale a oltre 500 il numero delle vittime causate da inondazioni e frane che hanno devastato l’Indonesia; le persone disperse salgono ad almeno 510, ma le ricerche sono ancora in corso. Anche il resto della regione è stato colpito duramente da forti piogge, con decessi registrati anche in Thailandia, Sri Lanka e Malesia: il bilancio complessivo supera quota mille morti.
Il bilancio delle vittime è il più alto in un disastro naturale in Indonesia da quando un violento terremoto e il successivo tsunami del 2018 hanno ucciso oltre 2mila persone a Sulawesi.
Sri Lanka e Indonesia hanno mobilitato personale militare per assistere le popolazioni travolte dalle precipitazioni torrenziali degli ultimi giorni, che hanno investito l’intera isola dello Sri Lanka, gran parte di Sumatra, la Thailandia meridionale e la Malesia settentrionale. Il presidente indonesiano Prabowo Subianto ha sottolineato che la "priorità del governo ora è come inviare immediatamente gli aiuti necessari". Ha poi aggiunto: "Ci sono diversi villaggi isolati che, se Dio vuole, possiamo raggiungere", spiegando che sono stati impiegati elicotteri e aerei per i soccorsi.
In Sri Lanka, dove il ciclone Ditwah ha causato almeno 334 morti, il governo ha chiesto supporto internazionale e utilizza elicotteri militari per raggiungere le zone isolate. Il presidente Anura Kumara Dissanayake, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, ha affermato: "Stiamo affrontando il disastro naturale più grande e difficile della nostra storia".










