26 Settembre 2025
"Siamo amici da molto tempo e lo siamo stati anche nei quattro anni in cui sono stato in esilio, ingiustamente, per elezioni truccate". Ha aperto così il Presidente Usa Donald Trump l'incontro bilaterale di ieri, 25 settembre, alla Casa Bianca col Presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Un bilaterale durato complessivamente poco meno di due ore e che è stato definito dal tycoon un incontro "eccezionale" ("great") e "conclusivo su molti temi". Sul tavolo dei negoziati molte questioni su cui, ha aggiunto Trump, saranno dati ragguagli in futuro: anzitutto i rapporti economici tra i due Paesi, quindi il nodo del Medio Oriente, della Siria, e della guerra in Ucraina, ma anche la questione spinosa dell'interruzione dell'acquisto di petrolio russo su cui il tycoon si è detto molto fiducioso sulla possibilità che la Turchia smetta di comprare gnl da Mosca. "Credo che lo farà, sì. Sapete perché? Perché può comprarlo da molte altre persone" ha dichiarato Trump. Quindi l'acquisto di caccia F-35 ed F-16 da parte di Ankara. Intanto però l'incontro tra i due leader si è aperto nel migliore dei modi: "È un piacere essere qui con il Presidente della Turchia" ha annunciato Trump davanti ai giornalisti. "Siamo amici da molto tempo e lo siamo stati anche nei quattro anni in cui sono stato in esilio" ha detto il tycoon facendo riferimento alla parentesi temporale nella quale 46° Presidente Usa era diventato Joe Biden. "In esilio ingiustamente, com'è emerso" ha continuato Trump specificando il motivo: "elezioni truccate". Poi la gaffe, forse calcolata: "Sapete, lui si intende di elezioni truccate più di chiunque altro" ha continuato il Presidente Usa indicando Erdogan e concludendo "Questo è sempre un buon modo per scoprire un'amicizia".
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