17 Settembre 2025
Milano, 17 set. (askanews) - I ricercatori dell'Università Tecnica di Monaco stanno testando per la prima volta a Marsiglia un robot subacqueo autonomo in grado di rilevare e recuperare autonomamente i rifiuti, una tecnologia definita "rivoluzionaria" dai suoi progettisti. L'intelligenza artificiale analizza gli oggetti sul fondale marino utilizzando ultrasuoni e telecamere, li afferra e li riporta in superficie. Qui sono presenti delle navi e due droni di mare collegati da una rete per la raccolta dei rifiuti.
"La novità è che, se si considera il modo in cui i rifiuti vengono attualmente rimossi dai fondali marini, si scopre che a farlo sono principalmente i subacquei. Questo comporta diversi svantaggi - ha spiegato Bart De Schutter, coordinatore del progetto SeaClear - I subacquei possono lavorare solo per un periodo di tempo limitato. Bisogna anche fare attenzione, ad esempio, a non addentrarsi in zone pericolose. Con la nostra soluzione completamente automatizzata, possiamo effettivamente lavorare molto più a lungo. Possiamo anche andare molto più in profondità. Possiamo anche raggiungere luoghi in cui potrebbe essere troppo pericoloso per i subacquei. E in questo senso, la soluzione è davvero rivoluzionaria", ha sottolineato.
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