01 Settembre 2025
In Bulgaria, l'aereo su cui viaggiava la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stato costretto a un atterraggio d'emergenza. L'Ue ha dichiarato che i problemi sono nati quando il sistema di navigazione Gps del velivolo è andato in avaria e che ciò è stato "causato da un'attività di interferenza russa". Il Cremlino si è difeso, dichiarando che le accuse da parte dell'Unione Europea sono "false", messe in piedi solamente per aumentare il "discredito" nei suoi confronti.
Un episodio avvenuto domenica 31 agosto nei cieli della Bulgaria sta facendo discutere le cancellerie europee. L’aereo che trasportava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen da Varsavia a Plovdiv ha subito un malfunzionamento del sistema di navigazione elettronico in fase di discesa. Secondo quanto riportato dal Financial Times, tre funzionari anonimi avrebbero parlato di un “presunto attacco di interferenza russa” ai sistemi Gps.
La notizia è stata subito rilanciata dai principali media occidentali, ma dal Cremlino è arrivata una smentita secca. Il portavoce Dmitri Peskov ha definito “errate” le informazioni su un presunto coinvolgimento russo. Anche la portavoce della Commissione europea, Anna-Kaisa Itkonen, ha parlato di un “malfunzionamento al sistema di navigazione” ricevuto dalle autorità bulgare, che avrebbero attribuito il problema a interferenze di origine russa, parlando addirittura di attentato nei confronti della von der Leyen. Tuttavia, nessuna prova concreta è stata resa pubblica.
I piloti del Dassault Falcon 900LX su cui viaggiava von der Leyen hanno dovuto sorvolare l’aeroporto per circa un’ora prima di decidere di atterrare manualmente, utilizzando le mappe cartacee di bordo caricate su tablet. L’atterraggio è avvenuto senza incidenti e, dopo la visita, la presidente è ripartita per Bruxelles sullo stesso velivolo senza ulteriori problemi.
Negli ultimi anni episodi di jamming e spoofing Gps si sono moltiplicati in Europa orientale, nel Baltico e in Medio Oriente. Molti analisti sostengono che tali fenomeni possano avere varie origini, non necessariamente militari, e potrebbero derivare anche da esercitazioni, disturbi naturali o interferenze di altri dispositivi. Nonostante ciò, la narrativa di un presunto sabotaggio russo è stata immediatamente adottata da fonti europee e media occidentali.
Secondo osservatori critici, l’incidente viene sfruttato per alimentare ulteriormente l’idea di una minaccia russa in Europa e giustificare un incremento delle spese militari Ue a sostegno dell’Ucraina. Una dinamica che, di fatto, si inserisce nel clima di tensione permanente che da mesi caratterizza le relazioni tra Bruxelles e Mosca.
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