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Gaza, Moni Ovadia: "Israele pagherà caro lo scempio che sta consumando, un genocidio, una persecuzione sadica e ripugnante dei palestinesi" - VIDEO

L'attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara Moni Ovadia si è espresso in merito al genocidio dei palestinesi perpetrato da Israele: "È un qualcosa di ripugnante"

16 Agosto 2025

L'attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara Moni Ovadia si è espresso in merito al genocidio dei palestinesi perpetrato da Israele. "Lo Stato ebraico pagherà un prezzo altissimo per il genocidio che sta portando avanti a Gaza, una cosa ignobile, una persecuzione ripugnante e sadica dei palestinesi", questo è quanto affermato da Ovadia.

"Netanyahu porta avanti la prosecuzione del crimine e di genocidio che viene articolato in diversi modi, questa è un'ulteriore fase di persecuzione sadica e ripugnante del popolo palestinese, che è un popolo che sta da molto tempo sopportando l'insopportabile. Il popolo palestinese è un popolo veramente di grandissima qualità, un popolo anche con una tempra, una capacità di sopportazione che è davvero stupefacente e prima o poi Netanyahu pagherà caro quello che sta facendo, ma molto caro e credo che lo pagherà anche la società israeliana. Su questo cammino c'è solo distruzione, infamia, ma non c'è nessun problema, Israele diventerà uno Stato paria, se già non lo è e non è escluso che avrà luogo in Israele una guerra civile, perché i coloni che occupano la Cisgiordania, i 600-800mila coloni che sono lì, sono dei fanatici criminali armati fino ai denti".

Per quanto riguarda le responsabilità del genocidio, Ovadia afferma: "La società israeliana è complice tanto quanto Netanyahu? Come sempre non si può dire la società israeliana, ma non c'è dubbio che una parte significativa di questa società, una percentuale alta abbia voluto e sostenuto questo governo e continua a sostenerlo, parliamo di una percentuale molto alta. Del resto della società che non è consenziente, una parte è incapace di reagire, non sa dove e come reagire e poi c'è una parte minoritaria molto coraggiosa che reagisce continuamente. C'è una metà della società israeliana che è complice di Netanyahu. Degli altri una parte è disorientata e sgomenta e un'altra parte, più piccola, reagisce con grande coraggio".

"Quante imbecillità tossiche abbiamo sentito nel corso degli ultimi decenni. Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente? Falso! Israele deve difendersi? Falso! E via dicendo. Allora è ora di dire qual è la verità. In questa verità ci sono cose molto drammatiche che dovranno essere dette e che squasseranno la società israeliana in maniera secondo me molto dura e anche tutte le società occidentali. C'è una questione che andrà rimessa completamente in discussione, che è quella dell'uso improprio, strumentale e vigliacco della parola terrorista. Chi combatte per opporsi a un'oppressione, a una colonizzazione, a un apartheid, a un genocidio, può essere chiamato terrorista dalla banda di ipocriti vigliacchi dell'Occidente, ma quello è uno che legittimamente combatte per la libertà del suo popolo, come hanno fatto gli algerini, come hanno fatto tanti popoli africani, come hanno fatto i nostri partigiani nel tempo dell'occupazione nazifascista".

"Ricordo che i nazisti li chiamavano banditi e già che ci sono ricordo che Andreotti, non un bolscevico, aveva detto in Parlamento che se fossero nati in un campo profughi, tipo quelli dove ci sono i palestinesi, simili ai lager, probabilmente anche lui sarebbe diventato un terrorista, grazie a dire che la lotta dei palestinesi, anche la lotta armata era perfettamente legittima".

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