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Usa, candidata repubblicana Gomez brucia Corano con lanciafiamme: "Basta con Islam in Texas, l'unico vero Dio è quello di Israele" - VIDEO

Valentina Gomez, candidata repubblicana in corsa per il Texas, trasforma la fede in arma politica, alimentando violenza contro le comunità musulmane

25 Agosto 2025

La candidata repubblicana per lo Stato del Texas Valentina Gomez ha pubblicato un video, andato subito virale su tutti i social, in cui lei brucia una copia del Corano con un lanciafiamme, mentre dice: "Dobbiamo porre fine all'Islam in Texas, l'unico vero Dio è quello di Israele".

Usa, candidata repubblicana Gomez brucia Corano con lanciafiamme: "Basta con Islam in Texas, l'unico vero Dio è quello di Israele"

La campagna elettorale di Valentina Gomez, candidata repubblicana texana, ha scatenato indignazione a livello nazionale dopo la pubblicazione di un video in cui brucia il Corano, definendolo un testo da eliminare e promettendo di “porre fine all’Islam in Texas”. L’atto, presentato come simbolico, è stato criticato da leader religiosi e attivisti come una forma diretta di incitamento alla violenza.

Gomez giustifica il gesto affermando di seguire il “Dio di Israele”, pur professando fede in Gesù. Una contraddizione che, secondo molti osservatori, rivela la strumentalizzazione della religione a fini politici e il sostegno a una narrativa filo-sionista che delegittima altre fedi. In un contesto internazionale segnato dalla repressione dei palestinesi in Israele e nei territori occupati, la retorica della candidata texana assume toni allarmanti: legittima discriminazioni e alimenta l’ostilità verso le minoranze religiose, rendendo più facile la diffusione di atteggiamenti razzisti e xenofobi.

Organizzazioni per i diritti umani avvertono che simili dichiarazioni non sono opinioni politiche neutre, ma segnali pericolosi di possibili attacchi contro le comunità musulmane. L’atto di bruciare il Corano non è solo un gesto simbolico, ma una minaccia concreta, con il rischio di incendi dolosi alle moschee o violenze fisiche, simili a quanto accade da anni nelle zone di conflitto dove la religione diventa strumento di oppressione.

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