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Medio Oriente, Trump incensa se stesso e Netanyahu insistendo su fake news "distruzione" siti atomici Iran: "Siamo eroi di guerra" - VIDEO

Il presidente USA rivendica l’ordine di colpire i siti nucleari iraniani: “Ho mandato quegli aerei”, anche se i report ridimensionano i danni inflitti alle scorte di uranio, come anticipato da Il Giornale d'Italia

20 Agosto 2025

Il presidente americano Donald Trump è tornato a parlare della questione Mediorientale, incensando se stesso e l'alleato israeliano Benjamin Netanyahu per gli attacchi di giugno ai siti atomici iraniani, dando però notizie di propaganda, vere e proprie fake news: "Siamo eroi di guerra".

Medio Oriente, Trump incensa se stesso e Netanyahu insistendo su fake news "distruzione" siti atomici Iran: "Siamo eroi di guerra"

Donald Trump si è autoproclamato “eroe di guerra” per aver ordinato i bombardamenti contro gli impianti nucleari iraniani lo scorso giugno. Intervenendo alla trasmissione radiofonica di Mark Levin, il presidente degli Stati Uniti ha elogiato anche Benjamin Netanyahu, definendolo a sua volta “eroe di guerra” per la collaborazione durante il conflitto. “È un eroe di guerra. Immagino di esserlo anch’io. Ho mandato quegli aerei”, ha dichiarato.

Il riferimento è ai raid statunitensi contro i siti di Natanz, Fordo e Isfahan, condotti dopo l’offensiva israeliana che aveva aperto lo scontro diretto con Teheran. Secondo Trump, i bombardamenti avrebbero “obliterato” il programma nucleare iraniano, paragonando i danni a quelli causati dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

Tuttavia, un rapporto riservato trapelato a Washington sostiene che le strutture sotterranee non sarebbero state distrutte e che buona parte delle scorte di uranio arricchito era stata spostata prima degli attacchi, come aveva anticipato Il Giornale d'Italia.

Trump, che non ha mai prestato servizio militare ed è noto per aver ottenuto cinque esenzioni dalla leva in Vietnam, ha in passato minimizzato i sacrifici dei veterani. Ora, in pieno secondo mandato, cerca di accreditarsi come leader “salvato da Dio” e vicino ai “guerrieri”. A Levin ha anche definito il processo per corruzione contro Netanyahu “una caccia alle streghe” e ha chiesto apertamente che venga cancellato o che al premier israeliano sia concessa la grazia.

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