22 Luglio 2025
A Tel Aviv un gruppo di giovani israeliani, tutti appartenenti al movimento Mesarvot, da sempre contrario all'operato del governo Netanyahu, hanno bruciato i loro ordini di leva pubblicamente. Il leader del gruppo, Itamar Greenberg, ha dichiarato: "Non parteciperemo al genocidio dei palestinesi, né al regime di apartheid".
"Non prenderemo parte al genocidio. Non presteremo il nostro servizio all’apartheid. Resistiamo. Rifiutiamo!". Con queste parole l’attivista Itamar Greenberg ha raccontato sui social la protesta organizzata dal movimento Mesarvot il 15 luglio a Tel Aviv. Si tratta della rete dei "refusniks", giovani israeliani che si oppongono al servizio nelle Forze di Difesa Israeliane (Idf) per non partecipare, dicono, all’occupazione militare nella Striscia di Gaza e alle operazioni contro i palestinesi.
Nel video diffuso da Greenberg si vedono decine di ragazzi e ragazze marciare con cartelli contro la guerra, per poi bruciare simbolicamente gli ordini di leva ricevuti nelle ultime settimane. "Ci rifiutiamo di tenere un’arma, tu eviteresti di fornirla?", recita uno degli striscioni durante il corteo.
Secondo gli attivisti, quasi tutti i giovani presenti dovranno affrontare delle conseguenze legali per la loro disobbedienza, con pene detentive di alcuni mesi in prigione militare. "La maggior parte di loro ha già scontato o sconterà giorni di carcere", spiega Greenberg.
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