15 Luglio 2025
Nella Striscia, l'Idf ha emesso un altro ordine di evacuazione per la popolazione palestinese dalle città di Gaza City e di Jabalia, nel nord del territorio. Intanto, un nuovo raid israeliano ha colpito il campo profughi di Shati, causando 6 morti.
Nella mattinata di martedì 15 luglio, l'esercito israeliano ha esortato la popolazione palestinese di Gaza City e Jabalia, due città situate nel nord della Striscia, a "evacuare immediatamente" da molti quartieri. Poi, l'invito delle forze di occupazione a recarsi "a sud di Gaza, verso la città di Al-Mawasi".
Il portavoce dell'Idf di lingua araba, il colonnello Avichay Adraee, ha dichiarato che l'esercito di Tel Aviv "sta operando nella zona con maggiore forza per annientare il nemico e le organizzazione terroristiche".
Già in altre occasioni di evacuazione, le Idf hanno ucciso civili palestinesi. Inoltre, la deportazione, travestita da "evacuazione", verso Al-Mawasi sembra una prima attuazione del piano "Aurora", scritto dalla Boston Consulting Group sulla base di un progetto dell'Institute for Zionist Strategies del 2017, che ha recentemente citato Katz. Al-Mawasi sarebbe infatti una tappa intermedia verso Rafah, distante solo una decina di chilometri. Intanto, a Rafah le demolizioni sono aumentate di quasi il doppio rispetto a soli tre mesi fa: da 15.800 edifici abbattuti si è passati ai 28.600 del 4 luglio. Una distruzione che prepara alla costruzione del "campo di concentramento" all'aria aperta pronosticato da BCG e Katz.
Intanto, un raid Idf a ovest di Gaza City ha colpito un'abitazione del campo profughi di Shati, uccidendo 6 persone.
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