12 Luglio 2025
Nella notte di sabato 12 luglio c'è stato un attacco russo sull'Ucraina: sono stati coinvolti 597 droni e 26 missili di crociera. Per tutta risposta, la Nato ha deciso di soffiare sul fuoco con Berlino che ha varato l'invio di missili a lungo raggio a Kiev e la Polonia che ha schierato i caccia.
Nella notte, un attacco russo ha colpito varie zone dell'Ucraina con 597 droni e 26 missili di crociera. Verso le 03.00, sono state avvertite esplosioni a Kharkiv, Lutsk, Leopoli, Chernivtsi, città al sud della nazione e lontane dal confine con la Russia.
Un'ora dopo circa, altre deflagrazioni e incendi a Kiev, Kherson, Sumy e Buchanova. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, questo è stato "il secondo peggior attacco russo di sempre". I morti sono stati 13.
Verso le 4 del mattino, in risposta all'attacco russo, la Polonia e i Paesi alleati hanno fatto decollare i loro caccia da combattimento. Le parole delle forze armate polacche: "A causa dell'attività dell'aviazione russa a lungo raggio, che sta colpendo obiettivi situati, in particolare, nell'Ucraina occidentale, le forze aeree polacche e alleate hanno iniziato a operare nello spazio aereo polacco".
Anche i sistemi di ricognizione radar a terra e i sistemi di difesa aerea sono stati allertati: "Le misure adottate mirano a garantire la sicurezza nelle aree confinanti con le zone minacciate". Le operazioni dell'aviazione polacca e della Nato si sono concluse solo a cessazione degli attacchi.
Intanto, il responsabile del coordinamento del sostegno militare all'Ucraina per il ministero della Difesa tedesco, il generale Christian Freundig, ha annunciato: "La Germania sosterrà Kiev con il finanziato di un numero elevato di missili a lungo raggio". Ha poi dato maggiori dettagli sulle tempistiche: "Già alla fine di luglio dovrebbero essere consegnati i primi sistemi d'arma a lungo raggio, po seguiranno centinaia di pezzi".
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