04 Luglio 2025
Un team di archeologi ha portato alla luce in Perù i resti di Penico, una città risalente a circa 3.500 anni fa, che secondo gli studiosi avrebbe svolto un ruolo chiave come centro commerciale di collegamento tra le culture della costa del Pacifico, delle Ande e dell’Amazzonia. La città avrebbe prosperato nello stesso periodo in cui si sviluppavano le prime civiltà in Medio Oriente e in Asia.
Le immagini aeree riprese dai droni e diffuse dai ricercatori mostrano che il cuore del sito è occupato da una struttura circolare situata su una terrazza collinare, attorno alla quale si trovano i resti di edifici costruiti in pietra e fango. Il sito si trova a circa 600 metri (1.970 piedi) sul livello del mare.
Il centro urbano, denominato Penico, è localizzato nella provincia settentrionale di Barranca e si stima sia stato fondato tra il 1800 e il 1500 a.C. Sorge non lontano dall’area in cui si sviluppò la civiltà di Caral, la più antica conosciuta delle Americhe, fiorita circa 5.000 anni fa.
Caral, composta da 32 strutture monumentali, è ritenuta dagli esperti contemporanea delle grandi civiltà dell’Egitto, dell’India, della Sumeria e della Cina. A differenza di queste, tuttavia, si sarebbe sviluppata in totale isolamento, secondo quanto riportano gli archeologi.
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