03 Luglio 2025
Inaccettabili le dichiarazioni del deputato di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, che nega il genocidio in corso a Gaza e si schiera dalla parte di Israele. Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e deputata 5 stelle, non ci sta e lo attacca: “Netanyahu è un criminale”. Malan, replica ancora una volta schierandosi con “Bibi”: “Hamas è il criminale che ha attaccato Israele”.
Durante un acceso confronto, Malan ha affermato: “Quello che sta avvenendo a Gaza è orribile e il governo italiano da mesi ha chiesto di porre fine a quanto sta avvenendo e io trovo strumentale mettere in mezzo e però dar la colpa al governo italiano per quello che un altro governo sta facendo a Gaza”, sottolineando come l’Italia non abbia responsabilità dirette nel conflitto.
Malan ha poi tracciato una linea netta di demarcazione tra causa e conseguenza: “Ricordiamoci una cosa: che Gaza è in questa situazione... non ci sarebbe neanche un soldato israeliano, e non solo soldati israeliani a Gaza, se non ci fosse stato un attacco criminale con il dichiarato intento di sterminare la popolazione civile israeliana”.
Il senatore ha ribadito il suo dissenso verso l’uso del termine “genocidio” nel contesto attuale: “Qui ci sono tantissimi morti, qualunque morto nella popolazione civile, a maggior ragione bambini, sono inaccettabili. Però parlare di genocidio, francamente, sapendo quello che proprio gli ebrei hanno patito – il vero genocidio, cioè la sistematica eliminazione di una popolazione dall'Europa, che erano milioni e milioni – direi che è completamente fuori luogo. È una guerra, è una guerra sporca, ma parlare di genocidio io lo trovo veramente una cosa sbagliata. E tanto più accusare il governo italiano di complicità in questo”.
A queste parole è seguita la dura replica dell’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino (M5S), che ha attaccato Malan definendo Netanyahu "un criminale di guerra".
La risposta di Malan ha ulteriormente polarizzato il confronto: “Hamas è un criminale, bisogna stare dalla parte di quelli che sono stati attaccati”. Nessuna condanna per Netanyahu, solo una chiara presa di posizione contro il movimento islamista palestinese.
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