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Usa, proteste a Los Angeles dopo raid anti-migranti, Trump invia Guardia Nazionale e attacca: “Governatore e sindaco incapaci” – VIDEO

Pete Hegseth ha avvertito: “Se la violenza dovesse continuare, verranno mobilitati anche i Marines in servizio attivo a Camp Pendleton, sono in stato di massima allerta”

08 Giugno 2025

Tensione altissima in California dopo i recenti raid dell’agenzia federale per l’immigrazione (ICE) contro i migranti irregolari. Nelle ultime ore si sono registrate violente proteste e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine nella zona di Los Angeles, in particolare nella località di Paramount, a sud della città. Trump ha dovuto inviare la Guardia Nazionale dopo aver attaccato ed etichettato come “incapaci” il Governatore della California e il sindaco di Los Angeles.

Almeno 30 agenti in assetto antisommossa, dotati di maschere antigas, sono intervenuti davanti a un negozio Home Depot dove si erano radunate decine di persone. Alcuni dei manifestanti sventolavano una bandiera messicana.

Il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles ha dichiarato di essere sul posto “per aiutare a mantenere la pace, ma senza essere coinvolto in fermi o arresti”, invitando i presenti a disperdersi. Tuttavia, in serata, la situazione è degenerata: la polizia ha effettuato alcuni arresti e ha fatto ricorso, per il secondo giorno consecutivo, ai gas lacrimogeni per tentare di disperdere la folla.

Anche nel centro della città si sono verificati disordini. “Decine di persone sono state fermate per le manifestazioni di ieri nel centro della città”, riportano fonti locali. Gli agenti sono intervenuti con decisione per contenere le proteste, che si sono intensificate dopo la diffusione della notizia dell’arrivo in città di Tom Homan, "zar dei confini" nominato dal presidente Donald Trump.

Il presidente Usa ha firmato l’ordine per l’invio di 2.000 agenti della Guardia Nazionale in California. Il suo messaggio, diffuso via Truth Social, è stato durissimo nei confronti dei vertici politici locali: “Non riescono a fare il loro lavoro, cosa che tutti sanno, allora il governo federale interverrà e risolverà il problema delle rivolte e dei saccheggiatori nel modo giusto!!!”. Trump ha attaccato in particolare il governatore della California, Gavin Newsom – da lui ribattezzato “Newscum”, gioco di parole offensivo dato che "scum" significa "immondizia" – e la sindaca di Los Angeles, Karen Bass.

Sulla stessa linea, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha avvertito: “Se la violenza dovesse continuare, verranno mobilitati anche i Marines in servizio attivo a Camp Pendleton, sono in stato di massima allerta”. Hegseth aveva già dichiarato su X che il Dipartimento della Difesa stava “mobilitando immediatamente la Guardia Nazionale” per supportare le forze dell’ordine locali.

Hegseth ha inoltre denunciato la gravità degli scontri, parlando di “violente aggressioni della folla” che sarebbero “progettate per impedire l'espulsione degli immigrati clandestini criminali dal nostro territorio”. Secondo il segretario, gli eventi in corso rappresentano “una pericolosa invasione criminale facilitata dai cartelli criminali (noti anche come organizzazioni terroristiche straniere) e un enorme rischio per la sicurezza nazionale”. E ha aggiunto: “Sotto l'amministrazione Trump la distruzione e la violenza contro agenti e strutture federali non saranno tollerate. È buon senso”.

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