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Usa, creata la “Texas National Defense Area”, nuova zona militare lunga 101 km al confine con il Messico per trattenere migranti irregolari - VIDEO

Dopo il New Mexico, anche il Texas vede nascere una zona militare lungo il confine: truppe USA potranno trattenere migranti senza ricorrere all’Insurrection Act del 1807

03 Maggio 2025

Il governo statunitense intensifica le misure militari lungo il confine meridionale: dopo l’istituzione a marzo della prima "National Defense Area" nel New Mexico, l’amministrazione Trump ha annunciato la creazione di una seconda zona militare in Texas, denominata Texas National Defense Area. Si tratta di una nuova striscia di territorio, lunga circa 101 chilometri (63 miglia), che si estende verso est dal confine tra Texas e New Mexico fino alla città di El Paso, per contrastare l'immigrazione.

Seconda zona militare al confine con il Messico, nasce la Texas National Defense Area

La zona ha una superficie di 170 miglia quadrate (circa 440 km²) ed è stata creata con l'obiettivo di consentire il trattenimento temporaneo di migranti o intrusi da parte delle truppe statunitensi, senza dover invocare l’Insurrection Act del 1807, legge che autorizza l’uso dell’esercito in caso di disordini civili. Questo strumento legislativo, considerato controverso, resta quindi per ora inutilizzato.

Le operazioni sul campo restano coordinate dalla US Customs and Border Protection, che mantiene la giurisdizione sugli attraversamenti illegali. I militari, tuttavia, hanno ora il compito di trattenere i migranti fino all’arrivo della US Border Patrol o di altre forze civili. Secondo quanto riferito, 82 persone sono già state incriminate per aver attraversato illegalmente queste aree militari.

Attualmente, circa 11.900 soldati sono schierati lungo il confine, a supporto della lotta contro l’immigrazione irregolare. I dati federali indicano che, nel mese di marzo, gli attraversamenti illegali hanno raggiunto il minimo storico.

La nuova zona militare non manca di sollevare polemiche. Il governatore del Texas, il repubblicano Gregg Abbott, ha difeso pubblicamente la linea dura, pubblicando sui social le immagini della costruzione della barriera di filo spinato e dichiarando: "Il Texas continua a collaborare con l’amministrazione Trump per fermare l’immigrazione illegale".

Di tutt’altro avviso la governatrice democratica del New Mexico, Michelle Lujan Grisham, che aveva già criticato la creazione della prima zona militare nel suo stato, definendola "uno spreco di risorse e di personale militare". Anche il senatore del New Mexico Martin Heinrich ha espresso preoccupazione per l’estensione dell’area, che in alcuni tratti si svilupperebbe per diverse miglia nell’entroterra, con potenziali rischi per i civili che vi potrebbero entrare inconsapevolmente.

Con questa mossa, l’amministrazione Trump continua a puntare su una politica fortemente restrittiva in materia migratoria, consolidando il ruolo delle forze armate come strumento di deterrenza e controllo al confine sud-occidentale.

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