07 Maggio 2025
Così l'attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara Moni Ovadia durante un'intervista: "La situazione a Gaza è peggiorata, ma quello che mi sta continuamente assillando è che c'è in corso un genocidio perché di questo si tratta. Questo è un genocidio, è un progetto genocidio, per il resto quando il primo ministro Netanyahu dice che non ci sarà mai uno Stato palestinese, decide lui, non c'è nessuno, io non ho mai sentito qualcuno che dicesse Netanyahu stia zitto, questa cosa non riguarda lui, ma riguarda il diritto internazionale".
Ovadia continua: "No, perché il diritto internazionale è morto, è morto sulla questione israelo-palestinese o meglio sul genocidio dei palestinesi messo in campo dal governo israeliano e dalle forze armate israeliane, ma il problema è ancora più grave perché qualcuno si controlla dicendo che Netanyahu è cattivo. No, non è Netanyahu, è l'epitome della vicenda sionista, il sionismo che ha fatto strada e che ha sempre avuto, anche quando non lo esprimeva in modo esplicito, il progetto di cancellare la libertà palestinese, da subito, da subito. Ci sono le affermazioni di Golda Meir e anche di Ben Gurion", spiega. "La situazione con la quale noi ci stiamo confrontando è la distruzione di qualsiasi senso dell'ecosistema dei diritti che è stato costruito con tanto sangue e l'idea di un diritto internazionale valido per tutti al di là delle nazioni dei confini è proprio germinata anche dallo sterminio di 6 milioni di ebrei".
"I sionisti stanno distruggendo il principio sacrale che ha dichiarato che ogni vita umana è insostituibile, preziosa, inviolabile e sacra. Allora questo è quello che stanno facendo, non solo contro il popolo palestinese che è il popolo più indifeso del mondo. È per questo che oggi i palestinesi sono gli ebrei se vogliamo fare quella relazione di oggi, perché così come gli ebrei erano indifesi di fronte alla furia nazista, così i palestinesi sono indifesi ugualmente di fronte alla furia sionista", dichiara. "Tutti coloro che non levano la propria voce per dire "non in mio nome, io considero questo un gravissimo crimine, mi ribello", saranno complici del genocidio del popolo palestinese".
In seguito, si parla di Ucraina e di riarmo: "Quel conflitto è già finito, l'hanno vinto i russi. L'Ucraina è un paese distrutto, devastato e ha perso anche la motivazione originaria. I russi hanno vinto questo conflitto che, come è stato detto da molti e io mi associo a questa definizione, è stata una guerra fra la Nato e la Russia attraverso il popolo ucraino che ha pagato il prezzo terrificante".
"Questa guerra è finita, se qualcuno intende continuarla, allora sarà la terza guerra mondiale, secondo me. Anche perché il rialmo tedesco potrebbe in se stesso provocare una catastrofe. Ma questa volta della Germania non rimarrà neanche un filo d'erba. Io vivamente spero per i tedeschi che non caschino in questa trappola", conclude.
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