08 Maggio 2025
In Giordania, si è abbattuto l'inferno all'inizio del mese, fra alluvioni non previste, portatrici di morte, e tempeste di fango e sabbia, estese ai paesi limitrofi.
La Cittadella di Amman; ph. Alessandra Basile
Quando ci sono stata, l'ultima settimana di aprile, il dolore generale del paese riguardava l'avvenuta dipartita del Pontefice argentino, tant'è che gli stessi Abd Hallah II e sua moglie Rania di Giordania si trovavano a Roma per il funerale e la bandiera del loro palazzo ad Amman era stata abbassata in omaggio a Francesco, del quale i reali giordani erano amici. Il meteo regalava previsioni, poi perfettamente attese, di clima sereno, caldo, piacevole, ben diverso da quello che ha spinto all'evacuazione di 1800 turisti, lo scorso 4 maggio, dallo straordinario sito archeologico di Petra, oggi chiuso in via precauzionale.
Don Mario Cornioli; ph. Alessandra Basile
Don Mario Cornioli e gli aiuti agli sfollati in Giordania
Don Mario Cornioli, fondatore dell'associazione Habibi (letteralmente, "Amor mio"), ci ha raccontato natura, progetti e obiettivi dell'ente, grazie al quale, per esempio, 14 ragazze, arrivate fra gli sfollati, hanno appreso come lavorare i tessuti, dunque come svolgere un lavoro con cui guadagnare e rendersi indipendenti. In realtà, per la maggior parte, le persone giunte in condizioni non ottimali in terra giordana aiutate dal team di Habibi vi si ferma solo temporaneamente.
La preoccupazione del religioso è soprattutto per gli iracheni: nell'intervista che segue il motivo.
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HABIBI, la storia
L'associazione Habibi promuove la giustizia sociale e l’integrazione socio-economica, in particolare nei confronti delle persone più vulnerabili e svantaggiate e di chi ha subito i conflitti e i loro nefasti effetti.
Habibi è un'organizzazione non governativa italiana - secondo l'Agenzia Italiana per la Cooperazione Allo Sviluppo (AICS) - operante in Medio Oriente; prima in Palestina (Betlemme), con progetti socio-sanitari a supporto di minori con disabilità, e poi in Giordania, con progetti rivolti ai rifugiati e ai più indifesi e un’attenzione ai bisogni di donne, bambini e persone con disabilità, sostenendo la loro integrazione sociale e economica.
"Vogliamo stare al fianco dei più svantaggiati - afferma il presidente, Abuna Mario Cornioli - facendo crescere una cultura dell’incontro, perché, se le nostre società non diventeranno inclusive per tutti invece che esclusive per alcuni, sorgeranno ulteriori squilibri e conflitti".
Atelier Rafedìn; fonte/credits: Alessandra Basile
Fra le attività di Habibi, il Mar Yohanna, un centro pastorale adibito a ristorante, considerato il migliore della zona (ne confermo la qualità), e l'Atelier Rafedìn per la produzione di vestiti e accessori in stile occidentale.
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PRO TERRA SANCTA, il network
A sostenere HABIBI, l'organizzazione Pro Terra Sancta, attiva anch'essa in difesa dei più deboli in terra giordana (e non solo).
Si tratta di un network per promuovere e realizzare progetti di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale e di sostegno alle comunità locali; inoltre, presta soccorso nelle emergenze umanitarie in Terra Santa. Con PTS, si viaggia in Giordania, scoprendone bellezze e cultura, anche grazie al team messo a disposizione, guida locale inclusa.
Sara Cibin in una chiesa di Madaba; fonte/credits: Sara Cibin
Sara Cibin è la responsabile dei programmi di educazione, nel settore dei beni culturali, nei paesi di attività della ong PTS e, per la Giordania, di coordinamento dei progetti. Con un dottorato in storia dell'arte, Sara lavora con PTS dal 2017 e, circa un anno fa, è passata da Gerusalemme ad Amman.
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GIORDANIA, l'incanto nei millenni e i confini "caldi"
La Giordania è un Paese arabo sulla sponda orientale del fiume Giordano e al confine - oggi caldo - con la Siria (nord), l'Iraq (est), l'Arabia Saudita (sud e sud-est), nonché con Israele e Cisgiordania (ovest).
Il re Abd Hallah II, al centro dell'immagine; fonte/credits: Alessandra Basile
La cultura, soprattutto, degli ultimi 2 millenni, la conservazione molto spesso quasi perfetta di molti straordinari siti archeologici con i loro fascinosi monumenti antichi, la magia delle riserve naturali e persino i noti resort protesi sul mare danno allure e prestigio, importanza e un senso di eternità alla tranquillissima Giordania. Proprio così: è un paese assolutamente pacifico, privo di pericoli legati agli accadimenti delle limitrofe zone.
Petra; fonte/credits: Alessandra Basile
PETRA, la città rosa
Ricordiamo, in particolare, il più unico che raro sito archeologico di Petra, capitale dei Nabatei (300 a.C.), immersa in una valle con tombe, templi e monumenti e con muri di pietra arenaria rosa erosi da vento e tempo. Ecco perché Petra la bella si chiama, anche, "la città rosa".
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OGGI, I PIù E I MENo
Sul pavimento mosaicato a Um Al Rasas la chiara indicazione "Gaza"; fonte/credits: Alessandra Basile
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