06 Maggio 2025
Israele ha lanciato un raid anche contro l'aeroporto internazionale di Sanaa, nella capitale dello Yemen, controllata dagli Houthi, dopo aver bombardato insieme agli Usa il porto Hodeidah e la fabbrica di cemento di Bagjal. Lo Yemen ha subito fatto sapere che risponderà all'attacco subìto. “L’attacco sionista-americano al porto Hodeidah e alla fabbrica di cemento di Bagjal è un crimine efferato che non passerà inosservato. Il sangue dei civili e dei lavoratori sarà il carburante per una risposta imminente, dolorosa e sorprendente”. Così su X, Hizam al-Asad, alto esponente degli Houthi.
"L’aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l’aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell’organizzazione terroristica contro l’aeroporto Ben Gurion" di domenica scorsa, ha dichiarato il portavoce dell’Idf. L'esercito israeliano ha giustificato l'attacco dicendo che l’aeroporto viene utilizzato dagli Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente operato dal regime Houthi a fini terroristici. Sky News arabic riferisce che tutti gli aerei civili e il terminal dell’aeroporto di Sanaa sono stati distrutti.
“Continueremo a sostenere Gaza con fede e determinazione, e colpiremo il nemico nel profondo e ne ostacoleremo i movimenti fino a quando l’aggressione non cesserà e l’assedio non sarà revocato”, ha affermato Hizam al-Asad, alto esponente degli Houthi di fronte agli ultimi attacchi di Israele e Usa nello Yemen e a fronte dell'attuazione del piano di Netanyahu di distruzione di Gaza. “L’attacco sionista-americano al porto Hodeidah e alla fabbrica di cemento di Bagjal è un crimine efferato che non passerà inosservato. Il sangue dei civili e dei lavoratori sarà il carburante per una risposta imminente, dolorosa e sorprendente”, ha aggiunto Hizam al-Asad.
Durante una conferenza sugli insediamenti degli ebrei in Cisgiordania, il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich aveva dichiarato che “la Striscia verrà completamente distrutta, i palestinesi spostati a sud in zone senza Hamas o terroristi e poi deportati in paesi terzi”, confermando dunque quanto anticipato dal GdI.
La Cina si è detta “molto preoccupata” per l’attuale situazione tra Palestina e Israele. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino “si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza” e spera “che tutte le parti attuino costantemente ed efficacemente l’accordo di cessate il fuoco”.
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