Gallant licenziato da Netanyahu: "Nessuna espiazione per abbandono ostaggi", proteste contro Bibi in Israele - VIDEO

L'ex ministro della Difesa Yoav Gallant è stato licenziato da Netanyahu. E tanto è bastato affinchè in Israele scoppiassero nuovamente forti proteste contro Bibi, definito dal suo stesso popolo un "traditore". Manifestazioni e arresti in tutto il Paese: in centinaia sono scesi in piazza a Tel Aviv, mentre a Gerusalemme è stata assaltata la casa di Netanyahu. 

Gallant licenziato da Netanyahu: "Nessuna espiazione per abbandono ostaggi", proteste contro Bibi in Israele

"Ciao, ho deciso di rimuoverti dal tuo ruolo. Il tuo incarico terminerà 48 ore dopo il ricevimento di questa lettera. Grazie per il lavoro svolto come ministro della Difesa". Queste le due righe di benservito che Netanyahu ha utilizzato per silurare Gallant per le diverse vedute su Gaza. Una mossa che non è piaciuta al suo popolo, che infatti è sceso nuovamente in strada per protestare.

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Da par suo Gallant, ha dichiarato: "Il nostro impegno morale ed etico è il ritorno dei nostri figli e figlie rapiti da Hamas. Non c'è e non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi". "Sono stato licenziato per tre motivi – ha affermato Gallant - Israele deve accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi anche lasciando Hamas a Gaza; l'aver chiesto che tutti debbano prestare servizio nell'Idf e difendere Israele (compresi gli ortodossi); l'aver chiesto un'indagine governativa sul 7 ottobre".

L’ex ministro della Difesa ha voluto ribadire che "è possibile restituire gli ostaggi” ma "ciò implica dei compromessi. Lo stato di Israele può fare quei compromessi".