18 Settembre 2024
I media libanesi hanno segnalato nuove esplosioni dal nord al sud Libano a nemmeno un giorno dall'attacco hacker ai cercapersone di Hezbollah. Le detonazioni sarebbero state causate da dispositivi di comunicazione utilizzati da Hezbollah diversi dai paser Ar-924 esplosi ieri. Da quanto è emerso le esplosioni avrebbero coinvolto “walkie-talkie, radio, pannelli solari e macchine per le impronte digitali”. A renderlo noto sono fonti vicine al gruppo e ai soccorritori. Un corrispondente di Al Jaazera, ha riferito che sarebbero anche “esplosi altri cercapersone a Dahiyeh”, sobborgo meridionale della capitale libanese e roccaforte di Hezbollah. Altre esplosione “udite anche in altre zone del sud del Libano”.
Al momento oltre ai 450 feriti ci sarebbero anche 14 morti a causa delle esplosioni dei walkie-talkie. Stando a quanto riferito dai media locali di Beirut, nella città di Sidone e in altre località meridionali del Libano, si sarebbero registrate anche “esplosioni di sistemi collegati ai pannelli solari e di macchine per le impronte digitali”. L'organizzazione di Hezbollah ha dichiarato che "i cercapersone appartenevano a dipendenti di varie unità e istituzioni di Hezbollah" e che “ il colpevole è il nemico Israele”. Inoltre, anche “funzionari statunitensi ed ex funzionari israeliani” avrebbero riferito ai media la “responsabilità israeliana dell'attacco”. Al momento, “l'esercito israeliano non ha rilasciato dichiarazioni".
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