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Parodia della 'gerarchia del vittimismo liberale in Occidente', il post su X con la Von der Leyen e gli immigrati transgender, israeliani e vegani - VIDEO

Una satira pungente che ritrae l'escalation delle dinamiche di vittimismo attraverso un cortometraggio animato, puntando il dito contro il politicamente corretto e la rapida inversione dei ruoli tra vittime e carnefici

13 Settembre 2024

Una parodia della 'gerarchia del vittimismo liberale in Occidente', o per completezza "come i russi percepiscono la gerarchia del vittimismo liberale in Occidente": è la didascalia che accompagna il video postato da Ortodox Canonist (@OCanonist), gestore del canale @WaorldWarNow_ che si occupa "della Terza Guerra Mondiale in corso attraverso la lente della Profezia Cristiana e della Multipolarità in crescita!", stando alle informazioni riportate nel relativo profilo del canale su X (Ex Twitter). Nei frame viene mostrato un breve cartone animato della durata di 1 minuto e 16 secondi, il quale si apre con un gruppo di immigrati immersi in uno scenario che ricorda una città europea e che decidono di lapidare degli "infedeli, senza alcun motivo", ovvero due persone di spalle che osservano il panorama. All’improvviso , un sasso lanciato dal gruppo di immigrati rimbalza sulla schiena dritta ed impostata di uno dei due sfortunati aggrediti, per colpire in volto uno degli aggressori. La satira è già in azione ed ecco che sbuca un personaggio dai capelli biondissimi che sembra ricordare la Von der Leyen, che se la prende con i due che ammiravano il panorama indisturbati, come se ad aggredire il gruppo di immigrati fossero stati loro: "Oh miei poveri rifugiati", commenta la bionda figura, "quanto avete sofferto per colpa di questi maiali bianchi", dice per poi rivolgersi direttamente ai due, "Hey maiali, non dovreste dare noia a questi rifugiati, hanno sofferto molto, hanno passato brutti momenti, guardatemi negli occhi quando vi parlo!". Gli 'infedeli' in questione appaiono di spalle, con giacche e cappellini e dal fisico abbastanza robusto (dalle fattezze maschili).

Ecco che però le due figure, fino ad ora inquadrate solo di spalle, si voltano improvvisamente per rivelare seni prominenti e una linea di trucco: sono due persone transgender. A quel punto la protagonista Von der Leyen cambia completamente atteggiamento, passando dal redarguirli a difenderli e affermando con gli occhi pieni di lacrime "Oh miei piccoli transessuali, siete così carini, io empatizzo con voi, questi stupidi maiali immigrati vi hanno lanciato delle pietre? Che maiali intolleranti". Ma il gruppo di rifugiati (tutti uomini), attira a sua volta l’empatia della donna bionda scambiandosi effusioni: "Oh miei poveri rifugiati gay, quanto avete sofferto! Io soffro con voi", esclama questa volta il personaggio. A quel punto, i due protetti di prima rispondono senza indugio aprendosi la giacca e rivelando una stella di David sul petto, passando di nuovo al ruolo di vittime dopo essere stati additati brevemente come carnefici: "Oh mie povere vittime dell’olocausto, transessuali ebrei! Per favore, perdonatemi! Mi assumo tutte le colpe!". Ma l’escalation di scuse e protezione non finisce qui, con i rifugiati che a questo punto mostrano di seguire una dieta vegana: "Oh miei poveri rifugiati vegani gay! Voi avete sofferto di più, necessitate di tutta la mia empatia". Da li in poi, il personaggio biondo va in crisi, cambiando ogni istante il bersaglio della sua compassione a seconda della categoria di appartenenza mostrata da entrambi i gruppi coinvolti.

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