22 Marzo 2024
Nuovo scontro diplomatico tra Turchia e Israele. Durante un comizio nella città di Kayseri tenutosi giovedì 21 marzo, il presidente Recep Tayyip Erdogan si è scagliato ancora una volta contro il premier Benjamin Netanyahu, rivolgendogli minacce di morte. Dall'inizio del conflitto nella Striscia di Gaza, i rapporti tra Israele e Turchia sono ormai ai minimi termini.
Nuovi screzi tra Turchia e Israele. Durante un comizio nella città di Kayseri il presidente Erdogan ha attaccato Netanyahu. "Affidiamo al nostro Signore una certa persona chiamata (Benjamin) Netanyahu. Possa Dio distruggerlo e renderlo miserabile". Le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, riportate dalla testata Yeni Safak, quotidiano islamista e conservatore, stanno facendo discutere. Il presidente turco ha parlato alla manifestazione tenutasi ieri in piazza Kayseri Cumhuriyet, a Kayseri. Nel giro di poche ore è arrivata la risposta da parte di Israele. Il ministro degli esteri Israel Katz ha convocato il vice ambasciatore turco per "un severo rimprovero". "Tu che sostieni i bruciatori di bambini, gli assassini, gli stupratori e i mutilatori dei corpi dei criminali di Hamas – ha detto Katz rivolto ad Erdogan – sei l’ultimo che può parlare di Dio. Non c’è Dio che ascolterà coloro che sostengono le atrocità e i crimini contro l’umanità commessi dai vostri barbari amici di Hamas. Stai zitto e vergognati!".
Come detto dal 7 ottobre, giorno dell’inizio del conflitto in Medio Oriente, i rapporti tra Israele e la Turchia si sono fatti molto tesi. Erdogan, infatti, si è schierato apertamente dalla parte di Hamas e dei palestinesi e ha accusato più volte Netanyahu di essere “uguale a Hitler”. In particolare verso la fine del 2023, a dicembre, quando sui social sono comparse foto di prigionieri palestinesi mezzi nudi e legati in uno stadio vuoto, il sultano ha parlato di “campi di concentramento”. In quell'occasione, Netanyahu, ha risposto affermando di “non prendere lezioni da chi commette un genocidio contro i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al regime”. A inizio novembre, Erdogan ha richiamato l’ambasciatore turco da Gerusalemme il mese precedente, ha affermato che "l'esercito sarebbe potuto arrivare inaspettatamente di notte per difendere la popolazione di Gaza".
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