22 Gennaio 2024
Decine di parenti degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri da Hamas a Gaza hanno fatto irruzione questa mattina a Gerusalemme nella commissione finanze della Knesset, ovvero il Parlamento israeliano. I familiari hanno chiesto interventi urgenti per il rilascio dei rapiti dalla Striscia e per garantirne il ritorno in sicurezza a casa.
Uomini e donne hanno interrotto una seduta della commissione delle finanze, entrando di forza nell'aula e protestando contro i mancati interventi del governo israeliano a riguardo della liberazione dei loro parenti: "Ci ascolterete, non c'è più commissione, né Knesset, c'è un solo argomento di cui vi dovete occupare", hanno urlato. "Netanyahu, devi riportarli a casa, stanno morendo per colpa tua", la protesta contro il premier israeliano.
E poi: "Avete demolito il governo per la vostra agenda, ma non lo fate per la restituzione degli ostaggi", è l'accusa rivolta al presidente della commissione, Moshe Gafni, deputato di United Torah Judaism, facendo riferimento alla battaglia degli ultraortodossi contro i prodotti lievitati negli ospedali durante la Pasqua ebraica che l'anno scorso provocò forti tensioni.
Il gruppo di parenti degli ostaggi fa parte della protesta che fin da ieri sera si sta svolgendo nei pressi della residenza a Gerusalemme di Netanyahu, del quale contestano, come già accennato, la scarsa azione per riportare a casa gli ostaggi "prima che sia troppo tardi". Nei giorni precedenti ci sono stati anche raduni di fronte alla sua casa delle vacanze a Caesarea. Infine, il gruppo dei manifestanti è stato allontanato dalla commissione che per ragioni di sicurezza ha sospeso i suoi lavori.
Netanyahu ha poi annunciato che Israele ''ha una proposta sugli ostaggi'', spiegando però di ''non poter dire altro''. Il premier - che ha incontrato alla Knesset alcuni rappresentanti delle famiglie degli ostaggi - ha aggiunto che ''contrariamente a quanto è sostenuto non c'è una proposta sincera da parte di Hamas''. ''Voglio dirlo - ha aggiunto - nella maniera più esplicita, anche perché ci sono molte notizie non corrette che di sicuro vi causano dolore''.
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