24 Novembre 2023
Da quando Israele ha iniziato a bombardare Gaza in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023, è diventato virale sul web un video in cui alcuni bambini israeliani cantano un brano che molti hanno definito “genocida”. Secondo la traduzione riportata nei sottotitoli da parte di chi ha diffuso il video, il testo parlerebbe di “distruzione”, “nessuno resterà entro un anno”, “stermineremo e spazzeremo via tutti” e inneggerebbe a “un solo popolo, il popolo eterno di sempre” e a “un amore santificato dal sangue che tornerà a fiorire tra noi”.
Tuttavia, la traduzione letterale, che è possibile recuperare tramite il software "Turboscribe", ha un testo diverso, ma contenente una frase d'impatto: "Entro un anno li elimineremo tutti". Secondo alcuni utenti del web, questa frase farebbe riferimento a quanto sta accadendo tutt'ora a Gaza.
Inoltre, un altro sito riporterebbe un'altra traduzione ancora. Si tratterebbe di un "inno all'amicizia".
In ogni caso, giusto o sbagliato, la traduzione riportata nei sottotitoli del video diventato virale vuole portare all'attenzione pubblica il genocidio in corso a Gaza, pur condannando ovviamente l'attentato del 7 ottobre.
La versione cantata dai piccoli israeliani - e pubblicata su X dal Civic Front Movement (associazione di cittadini ed appartenenti alle forze armate nata dopo l'attacco del 7 ottobre), che l'ha poche ore dopo rimossa a causa delle polemiche - recita:
"Sulla spiaggia di Gaza sta scendendo la notte autunnale
gli aeroplani stanno bombardando, alle macerie seguiranno le macerie.
Ammirate l'Idf attraversare il confine
per distruggere i portatori di svastiche.
In un anno là non resterà nulla
e noi ritorneremo sicuri alle nostre case.
In un anno li avremo eliminati tutti (i palestinesi, ndr)
e saremo tornati a coltivare i nostri campi.
Noi li ricorderemo tutti (i soldati israeliani, ndr)
con i loro bei visi e ciuffi
perchè un'amicizia come questa mai
permetterà al nostro cuore di dimenticare.
L'amore è santificato col sangue
che ancora una volta fiorisce tra noi".
Strofe che hanno acceso non poche polemiche online, con il Civic Front Movement, come detto, costretto a cancellare il post. Tra le accuse più diffuse, quelle di quanti puntano il dito su quello che viene definito "un lavaggio del cervello", attuato nei confronti di bambini "che cresceranno con un'immagine disumanizzante dei palestinesi". Critiche, poi, per il presunto sottotesto della versione modificata: "Viene inneggiato il genocidio e la costruzione di un etno Stato, ancora più grave perchè viene fatto fare a dei bambini". Un'accusa, poi, molto presente, quella di chi traccia un parallelo tra quanto sta avvenendo e l'olocausto: "Addestrano i bambini all'odio, come se dovessero diventare piccoli nazisti".
Poi ci fu un artista nascosto
Aerei in quei cieli
Ecco, un grido attraversa la folla
Per eliminare la minaccia del dolore
Tuo padre non sarà lì, bambino
E torneremo alla soglia accanto a noi
Entro un anno li elimineremo tutti
E torneremo a percepire la nostra fine
E li nasconderemo tutti
Tu, bella e coraggiosa, e insieme
Perché un dolore simile allena l’anima
Non accadrà che dimenticheremo
Padre, figlio, pioggia e anche
Finché non dimenticherai i nostri occhi belli
E per me sono chiare le parole
E in preghiera, la nostra anima grida
Perché la nostra anima non è più calorosa
Perché la nostra anima oggi è cosa fragile
Padre caldo, promessa che hai riso
Non sbaglieremo e proteggeremo il figlio
Non dimenticheremo e ameremo per sempre
Non c'è reazione che neghi noi stessi
E li nasconderemo tutti
Tu, bella e coraggiosa, e insieme
Perché un dolore simile allena l’anima
Non accadrà che dimenticheremo
Padre, figlio, pioggia e anche
Finché non dimenticherai i nostri occhi belli
In evidenza è riportata l'espressione che sembra far riferimento al genocidio in corso a Gaza.
Nel Negev cala la notte autunnale,
E accende le stelle nel silenzio,
Mentre la brezza fruscia fuori dalla porta
E la polvere si deposita sull'autostrada.
Il tempo passa, ce ne accorgiamo davvero?
Come sono trascorsi i mesi uno dopo l'altro?
Il tempo passa, siamo rimasti in pochi,
E tante persone che una volta conoscevamo non ci sono più.
Se ne sono andati di mezzo a noi,
Tutta la loro risata, la loro giovinezza e il loro splendore.
Ma sappiamo che un'amicizia così,
Siamo tenuti a ricordare per tutta la vita,
Per un amore che si forgia nella battaglia,
Durerà finché saremo vivi, feroce e tenero.
Oh, l'amicizia che nutrivamo senza parole,
Era silenzioso e grigio, senza parole.
Dal dolore e dal sangue di quei giorni,
Rimane con noi, ardente e desideroso.
In nome di quell'amicizia che conosciamo,
Nel suo nome andremo avanti, ogni volta,
Per quegli amici, quando caddero sulle loro spade,
Ci ha lasciato questo prezioso dono per ricordarli.
Se ne sono andati di mezzo a noi,
Tutta la loro risata, la loro giovinezza e il loro splendore.
Ma sappiamo che un'amicizia così,
Siamo tenuti a ricordare per tutta la vita,
Per un amore che si forgia nella battaglia,
Durerà finché saremo vivi, feroce e tenero.
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