23 Novembre 2023
Un video tornato virale, quello dell'intervento del febbraio 2015 del giornalista, originario di Israele, Gideon Levy presso il The Israel Lobby, panel di confronto con la stampa sulla traiettoria della politica estera israelo-statunitense nel Medio Oriente.
In quell'occasione, infatti, Levy aveva affermato: "La società israeliana si è circondata con scudi e mura. Non soltanto mura materiali, ma anche mentali. Tale condizione ha gettato le basi per rendere noi israeliani incapaci di vivere in pace, di fronte a tale brutale realtà, per due ragioni.
Primo: la maggior parte degli israeliani crede profondamente che il nostro sia il Popolo Eletto e che, come tale, abbia il diritto di fare qualsiasi cosa vogliamo. Secondo: ci sono state molte occupazioni brutali nella storia anche più lunghe di quella israeliana (in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, ndr), sebbene la nostra si posizioni bene in 'classifica', ma non c'è mai stata nella storia un'occupazione nella quale l'occupante presentava se stesso come 'la vittima'. Anche questo impedisce agli israeliani di vivere in pace, perchè ci consideriamo delle vittime.
La reazione di questa struttura di valori è la sistematica disumanizzazione dei palestinesi, cosa questa che ci permette di vivere in pace nel contesto in cui siamo, perchè se loro (i palestinesi, ndr) non vengono considerati esseri umani come noi, allora da loro non può giungere alcuna vera richiesta di rispetto dei diritti umani".
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