07 Aprile 2022
Star russe distruggono su Instagram le loro borse Chanel per protesta: ecco il video che sta facendo il giro del web e che sta scatenando non poche polemiche e reazioni. Il gigante del lusso francese da qualche giorno, alla luce di ciò che sta succedendo in Ucraina, ha chiuso i propri negozi in Russia e ha smesso di vendere i propri costosissimi prodotti nel paese di Vladimir Putin. Influencer, donne della tv, presentatrici, attrici e blogger non hanno affatto preso bene la decisione. Così hanno condiviso numerosi video sui social mentre distruggevano i loro accessori di lusso griffati proprio Chanel. La protesta ha preso piede nel giro di poche ore.
A dare il via sembra essere stata la russa Maryna Ermoshkina, interprete e vip molto conosciuta a Mosca. Ha preso delle forbici in mano e ha distrutto una sua borsa firmata. Intanto ha accusato: "Chanel umilia i suoi compatrioti e discrimina le persone in base alla nazionalità". E ancora: "Nessuna borsa vale l'amore per la Patria". A seguirla è stata Katya Guseva che, mentre faceva a pezzi la sua pochette nera, nel video affermava: "Se per comprare Chanel devi vendere la tua Patria, allora non ne ho bisogno". Lo stesso anche la conduttrice tv Victoria Bonya: "Non ho mai visto nessun marchio così irrispettoso verso i suoi clienti. Ciao Ciao Chanel".
Non sono state però solo le vip russe a puntare il dito contro il noto brand di origine francese. Anche le autorità russe hanno fatto lo stesso, accusando Chanel di "russofobia" e parlando di possibili futuri atti di protesta e boicottaggio del marchio. La Bbc poi ha fatto sapere che "Chanel ha replicato di stare rispettando le sanzioni dell'Unione europea che vietano la vendita in Russia di beni di lusso di prezzo superiore ai 300 euro (327 dollari; 250 sterline)".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia