07 Aprile 2022
Yacht (Fonte Twitter @Area51cinqueuno)
Dove sono finiti buona parte degli yacht degli oligarchi russi? Alle Maldive, al sicuro. Lo riporta "Reuters" aggiungendo che l'esempio lampante è il miliardario Andrey Melnichenko che da quando con il suo "Sy A" si è diretto verso le Maldive, ha smesso di trasmettere i dati sulla sua posizione, facendo perdere le tracce. Le isole del Pacifico infatti si stanno rivelando un porto sicuro per i super ricchi in fuga dalle sanzioni di Usa e Europa.
Il giorno dopo che il 9 marzo il miliardario di carbone e fertilizzanti Andrey Melnichenko è stato inserito nella lista delle sanzioni dell'Unione Europea, il suo superyacht Motor Yacht A ha smesso di trasmettere la sua posizione mentre si trovava nelle acque delle Maldive, secondo i dati marittimi. E, come Melnichenko, altri oligarchi stanno viaggiando (o sono già arrivati) verso le isole a sud-ovest dell'India coi loro yacht così da metterle al sicuro. Il dato è fornito da "MarineTraffic", che segnala le posizioni delle navi in tempo reale. Almeno tre yacht hanno oscurato le loro posizioni o si sono spostati in acque internazionali.
Giusto per fare chiarezza, il governo delle Maldive condanna l'aggressione della Russia all'Ucraina. Ma le loro possibilità di azione contro le proprietà degli oligarchi sanzionati sono comunque scarse. Questo perché il loro sistema legale non è sufficientemente solido da comportare una simile operazione, come ha affermato in un'intervista il procuratore capo del paese, Hussain Shameem, aggiungendo che le autorità non potrebbero confiscare facilmente le navi in visita, a meno che non sia stato commesso un crimine.
Abdul Hannan è il gestore di Seal Superyachts Maldives, una compagnia che si occupa di fornire informazioni sulle crociere alle Maldive e fornire supporto agli yacht anche sul tema regolamentazioni. Inoltre fornisce carburante e cibo agli armatori, compresi i clienti russi. Hannan ha affermato che i costi degli yacht in genere ammontano a centinaia di migliaia di dollari a settimana. E che circa la metà dei suoi clienti sono russi. "Per il momento, stanno cercando di mantenere gli yacht in acque internazionali", dove possono potenzialmente rimanere inattivi per mesi. Così nessuno può toccarli", ha spiegato. Ma questo è solo uno degli escamotage. Gli oligarchi stanno studiando le scappatoie per evitare le sanzioni e, in molti casi, ci stanno riuscendo.
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