31 Maggio 2021
“Penso che per far venire un pubblico nuovo non basti aprire le porte, ma anche andare verso di loro”, ha sottolineato il Sovrintendente al Teatro alla Scala di Milano Dominique Meyer in occasione della presentazione della nuova stagione 2021-2022.
Il programma del teatro è stato cambiato varie volte a causa dell’emergenza coronavirus e dell’incertezza sulle riaperture, eppure il Sovrintendente si dice ottimista: “Spero che sia la volta definitiva, ma non ho la sfera di cristallo. Siamo stati prudenti facendo opere leggere con meno coro in autunno, speriamo quindi di tornare a un’attività ‘normale’ perché tutta la città ne ha bisogno, e anche il teatro ne ha bisogno”.
“Il pubblico è mancato tanto. La cultura è condivisione. Ricordo che questo inverno c’è stato un concerto strepitoso di Lorenzo Viotti. Io ero solo in un palco e pensavo all’esplosione di gioia e di entusiasmo che mancava. Abbiamo bisogno fisiologicamente della presenza del pubblico”.
Sul programma: “Penso che abbiamo trovato un bel equilibrio tra un centro italiano, dal Barocco al Novecento, e una visione internazionale”, conclude il Sovrintendente Meyer.
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