Mercoledì, 12 Novembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Sgarbi da Vespa: "Richiesta di mia figlia Evelina su amministratore di sostegno è fuori logica", lei attacca: "Sembrava un vecchio di 90 anni" - VIDEO

Il critico d'arte ha ammesso di star bene ed ha respinto la richiesta di un amministratore di sostegno avanzata dalla figlia Evelina

12 Novembre 2025

Vittorio Sgarbi è tornato in tv da Bruno Vespa a 5 minuti per la promozione del libro edito dalla La Nave di Teseo "Il cielo più vicino. La montagna nell'arte". Il critico d'arte ricoverato per depressione al Policlinico Gemelli di Roma ad aprile di quest'anno, ha ammesso di star bene ed ha respinto la richiesta di un amministratore di sostegno avanzata dalla figlia Evelina, "una richiesta che nasceva dal desiderio di ottenere un'attenzione che non aveva ottenuto prima, quindi di trovare un padre, quello che si era atteso e non si era trovato, per cui l'idea che io avessi dei problemi interiori, dei turbamenti e delle difficoltà o dei disagi è una forma di risposta, un modo con cui ha cercato di mettersi in evidenza e di far vedere quello che lei chiedeva e voleva. Quindi - conclude - capisco quello che ha fatto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica".

La figlia Evelina ha replicato attaccandolo: "Sapere che mio padre è stato trascinato nello studio Rai per registrare la puntata di Bruno Vespa, in condizioni di grande disagio, procurando anche imbarazzo fra gli stessi operatori Rai che lo immaginavano completamente diverso – camminava e respirava a fatica, sembrava un vecchio di 90 anni – mi provoca grandissimo dolore e mi fa sentire impotente. Perché ho avuto la riconferma che mio padre è completamente plagiato dal cerchio tragico. È un’altra persona", ha dichiarato.

"Osservando il cerchio tragico all’opera, non finisco mai di stupirmi di come si possa essere cinici, senza cuore e senza scrupoli. Capisco la necessità di fare la promozione del libro edito dalla Nave di Teseo, ma sarebbe stato meglio – magari anche un po’ prima – pensare alla salute di mio padre, anziché badare unicamente agli interessi della casa editrice. Lo spettacolo di cui sono testimoni dipendenti Rai, tecnici del suono e giornalisti è umiliante per mio padre e per la sua dignità. Vergognoso che venga utilizzato come il cavallo di Bertolt Brecht", ha aggiunto.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti