16 Ottobre 2025
In una videoricostruzione della strage di Castel d’Azzano, in provincia di Verona, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2025, è possibile capire come sono morti i tre Carabinieri nell'esplosione del casolare e che cosa è successo.
Tre fratelli, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, sono stati arrestati per aver saturato i locali con il gas e aver lanciato una molotov causando la strage. Le vittime stavano intervenendo per sgomberare l'edificio e allontanare i tre fratelli che, da tempo, avevano problemi finanziari e giudiziari.
L’esplosione ha causato la morte di tre militari e il ferimento di altre 27 persone.
"Abbiamo riempito la casa di gas per lottare", aveva detto un anno fa la donna durante un tentativo di sfratto. La Procura indaga per omicidio premeditato, in casa trovate bombole e molotov. Il governo ha deciso il lutto nazionale e funerali di Stato.
Nella videoricostruzione si vedono i tre Carabinieri salire al primo piano dove era già stato aperto il gas. Al loro arrivo, Maria Luisa Ramponi avrebbe lanciato una molotov causando l'esplosione e la morte dei tre agenti. (Video Corriere della Sera)
A Castel d’Azzano, in provincia di Verona, si è verificata una devastante esplosione nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2025, durante un’operazione di sgombero condotta dai Carabinieri. L’esplosione ha causato la morte di tre militari e il ferimento di altre persone, tra cui altri agenti e vigili del fuoco.
I Carabinieri erano intervenuti per eseguire una perquisizione e uno sgombero in un casolare occupato da tre fratelli agricoltori e allevatori: Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi. Secondo le indagini, avrebbero riempito la casa di gas e innescato l’esplosione pochi minuti dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. L’azione è stata interpretata come un atto deliberato per impedire lo sgombero, e la Procura di Verona ha aperto un fascicolo per strage e omicidio premeditato.
I fratelli Ramponi vivevano da anni nel casolare, oggetto di procedimenti ipotecari e di sfratto. Già nel 2024 si erano opposti a un precedente tentativo di sgombero, minacciando di far esplodere l’abitazione. La situazione era degenerata nel tempo, con episodi di resistenza e tensione crescente. L’esplosione è stata il tragico epilogo di questo braccio di ferro.
I tre carabinieri deceduti sono: Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello. I funerali di Stato si terranno venerdì 17 ottobre a Padova, alla presenza delle autorità civili e militari.
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