Giovedì, 18 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Protesi anca e ginocchio: numeri record

E ritorno allo sport

18 Settembre 2025

Roma, 18 sett. (askanews) - Il mercato delle protesi articolari in Italia sta vivendo una crescita esponenziale, con oltre 200.000 interventi di protesi d'anca e ginocchio effettuati ogni anno e un incremento annuo del 5%. Questo boom è determinato non solo dall'invecchiamento della popolazione, ma anche da un cambiamento culturale: gli anziani di oggi non accettano più la disabilità e richiedono soluzioni che permettano loro di mantenere uno stile di vita attivo.

Il fenomeno riflette un'evoluzione sociale significativa, come spiega il dottor Luca Marega, uno dei chirurghi ortopedici più esperti in Italia nel campo delle protesi articolari: 'L'allungarsi della vita porta come conseguenza un maggiore consumo delle cartilagini, che sono un po' come le gomme di un'automobile. Ma c'è un altro fattore determinante: anche le persone anziane non accettano più la disabilità. Abbiamo tantissimi pazienti ottantenni che giocano ancora a golf o fanno escursioni in montagna. Una volta un sessantenne si accontentava e si fermava, oggi l'idea della disabilità non è più accettata'.

I dati mostrano che in Italia il numero di interventi di protesi di ginocchio e di anca è in crescita, con un trend che non accenna a diminuire. Parallelamente, si assiste a un'evoluzione delle tecniche chirurgiche e dei materiali utilizzati, che permettono risultati migliori e una ripresa rapida.

'Il terzo fattore che ha contribuito all'aumento degli interventi è la migliore prestazione delle nostre protesi', continua il dottor Marega. '40 anni fa la protesi al ginocchio o all'anca la proponevamo a chi aveva esigenze funzionali modeste, come fare quattro passi o andare al supermercato. Oggi la proponiamo a persone che vogliono tornare a sciare, giocare a tennis o fare ciclismo. Un mio paziente settantenne mi ha mandato una foto dopo essere salito in cima allo Stelvio in bicicletta con una protesi di ginocchio, qualcosa che anni fa sarebbe stato impensabile'.

Particolarmente interessante è il caso delle protesi di rivestimento, una nicchia specialistica che sta guadagnando terreno per i pazienti più giovani e attivi.

'Con le protesi di rivestimento abbiamo operato un maestro di arti marziali che è tornato a insegnare, uno scialpinista che è tornato a fare la guida alpina, e altri pazienti che sono tornati a giocare a tennis a livello amatoriale', racconta il dottor Carlo Marega che lavora a tempo pieno nell'equipe. Con il fratello Filippo, che sta terminando la specializzazione in Ortopedia a Verona, proseguono il percorso tracciato dal nonno Tarcisio Marega nel lontano 1941.

Un altro aspetto rilevante è l'introduzione della robotica nelle sale operatorie, che sta rivoluzionando il settore. 'La robotica ci permette di mettere le componenti protesiche in maniera più precisa, con tensioni muscolari più corrette e orientamenti delle componenti più precisi', spiega Carlo. 'Anche se al momento gli studi a 7-8 anni non mostrano ancora benefici significativi in termini di funzionalità o tassi di revisione rispetto alle tecniche tradizionali, siamo convinti che rappresenti il futuro del settore'.

Il sistema sanitario italiano, nonostante le critiche ricorrenti sulle criticità, mostra in questo settore specifico, un'efficienza notevole. 'Il nostro sistema sanitario, confrontato con quello degli altri paesi, rimane probabilmente il migliore al mondo', afferma con orgoglio il dottor Luca Marega. 'Abbiamo un livello di chirurgia ai massimi livelli mondiali, con mediamente meno di due mesi di lista d'attesa per questi interventi chirurgici negli ospedali in cui lavoro.

Si parla sempre di un anno o due di attesa, ma i nostri pazienti riescono ad essere operati entro due mesi al massimo, e con risultati che attirano chirurghi da tutto il mondo che vengono a vedere le nostre tecniche'.

La sfida sarà mantenere l'eccellenza clinica e l'accessibilità del sistema sanitario di fronte a una domanda in costante aumento.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400