20 Giugno 2025
Dopo 10 mesi di attesa e operazioni tecniche complesse, il relitto del Bayesian è finalmente riemerso. Lo yacht di lusso della Perini Navi, appartenuto al magnate americano Mike Lynch è stato riportato a galla grazie all’intervento coordinato delle due gru olandesi Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2. Il colosso blu, rimasto adagiato a 49 metri di profondità sul fondale di Porticello, si trova ora sospeso a pelo d’acqua tra le 2 chiatte, pronto per il definitivo recupero.
Le operazioni, dirette dalla Capitaneria di Porto, sono entrate in una fase cruciale. Nella giornata di domani, a partire dall’alba, inizierà l’ultimo sollevamento per estrarre completamente il relitto dal mare. Gli operatori, prima di completare la manovra, stanno provvedendo al rafforzamento delle imbracature, in modo da garantire la massima sicurezza nella fase finale dell'intervento. Lo yacht, che era dotato di un albero maestro alto 72 metri – tagliato nei giorni scorsi per agevolare il recupero – è stato, infatti, imbracato e sollevato parzialmente.
Secondo quanto riferito dalle autorità marittime, una volta completato il recupero, il relitto sarà trasportato nel porto di Termini Imerese, dove il 23 giugno sono previste le operazioni di svuotamento e messa in sicurezza finale.
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.
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