29 Novembre 2024
Studenti e attivisti pro Palestina hanno manifestato contro "il genocidio a Gaza" e contro la manovra del Governo in 43 città italiane, ma a Torino ci sono stati violenti scontri con la Polizia che ha allontanato i giovani prendendoli a manganellate. In tanti chiedevano le "dimissioni" di diversi ministri e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Gli studenti si erano divisi in due gruppi: uno ha raggiunto Porta Nuova dove ci sono stati gli scontri, il secondo si è diretto a Porta Susa scendendo sui binari e occupandoli.
Al grido di "al rogo" e "dimissioni" sono stati bruciati i fantocci del ministro Matteo Salvini, della premier Meloni, del ministro Crosetto e del ceo di Leonardo, Cingolani. Il leader della Lega ha subito replicato: "Ferma condanna per le violenze. Non sono manifestanti ma delinquenti, e i delinquenti meritano la galera".
Il corteo è partito alle 9 in piazza XVIII Dicembre e ha sfilato fino in piazza Castello. C'è stato il lancio di diverse uova e fumogeni contro la polizia, poi scontri tra le forze dell'ordine e uno spezzone di manifestanti nella stazione di Porta Nuova.
Le forze dell'ordine hanno respinto con manganellate i ragazzi che cercavano di passare, i manifestanti hanno sferrato calci e pugni e usato le aste delle bandiere.
Il corteo era stato organizzato in molte città italiane per protestare contro "il genocidio a Gaza", contro la manovra del Governo, contro le "condizioni precarie dei lavoratori e i salari bassi".
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