Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Cremona Pride 2022, Madonna a seni scoperti: "Blasfemia al corteo". VIDEO

Un manichino a grandezza naturale, travestito da Maria, con il seno in vista

06 Giugno 2022

Il Pride di Cremona 2022 getta la città nell'occhio del ciclone della polemica. La statua di una Madonna a grandezza naturale a seni scoperti campeggia sul corteo per le vie del centro: "Blasfemia". Si tratta di una rappresentazione giudicata blasfema e subito contestata sui social, con il sindaco Gianluca Galimberti che è finito al centro delle critiche per il patrocinio concesso dal Comune all'evento.

Madonna con seno scoperto al Pride di Cremona 2022

"La manifestazione - aveva detto il primo cittadino, cattolico e di sinistra, ad evento appena concluso - ha acceso anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora, dando la possibilità di esprimersi senza attaccare, consentendo di riaffermare che davvero occorre la pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, come recita anche la nostra Costituzione".

"Penso - aveva aggiunto Galimberti - che occorra costruire, anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura e l'odio per una diversità porta sempre alla paura e all'odio di tutte le diversità". Ed è proprio pensando a quelle parole che, di fronte alle immagini della Vergine così rappresentata e alle fotografie che ritraggono nel corteo dei 1.500 anche un attivista sosia di Papa Francesco abbigliato come il pontefice, è montata l'onda delle polemiche. Una sollevazione che abbraccia in sostanza tutti gli esponenti locali dei partiti di centro destra, con molti dei militanti della Lega e i consiglieri e membri di Forza Italia e Fratelli d'Italia che hanno condiviso sui loro profili le immagini contestate. "Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti - è il coro comune -. E quando sentiamo parlare di responsabilità personali, ricordiamo a tutti che il Comune ha dato il patrocinio".

C'è anche chi chiama in causa il vescovo: "cosa ne pensa Antonio Napoleoni, di tutto questo?".  E sulla vicenda si butta anche Matteo Salvini, in piena campagna elettorale per le amministrative. "Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c'entra niente con la richiesta di diritti Lgbtqetc - dice il leader della Lega - ma è solo un'esibizione di ignoranza e arroganza". 

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti