07 Luglio 2025
Al Circolo Milano Castello, il relatore della serata dello scorso 23 giugno è stato l’Onorevole Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario alla Difesa.
Anna Maria Pignatti Morano e Giovanni Ortolani, membri del direttivo del Circolo, lo hanno accolto, ponendogli alcune domande sull'attuale situazione geopolitica, che coinvolge tutti e, da vicino, i tanti cittadini italiani che, tuttora, vivono in Medio Oriente.
Da sx: Anna Maria Pignatti Morano (Circolo Milano Castello) con l'On. Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario alla Difesa. Fonte/credits: Circolo Milano Castello
Fra i temi, quello delle armi nucleari, con riferimento, in particolare, alla situazione iraniana, e quello della pace, soprattutto fra i noti guerrafondai coinvolti.
L'intervista di cui al presente articolo è avvenuta due settimane orsono, fatto importante per meglio comprenderne il contenuto.
Matteo Perego di Cremnago con Giovanni Ortolani (Circolo Milano Castello) che poneva alcune domande. Ph. Alessandra Basile
IL CIRCOLO MILANO CASTELLO
Il Circolo Milano Castello è stato creato, nel 2018, da un gruppo di amici di ispirazione liberale, che si definiscono dei moderati determinati, con il desiderio di diventare un punto di riferimento nell’ ambito del dibattito culturale e politico milanese.
La missione dell'associazione è quella di diffondere i valori liberali; gli stessi che caratterizzano Il Giornale d'Italia, sul quale scrivevano personaggi del calibro di Benedetto Croce (Piero Craveri racconta suo nonno Benedetto Croce, una delle prime penne de Il Giornale d'Italia, nel nome del liberalismo). Suddetti valori liberali, cristiani e riformisti, vengono diffusi dai membri del circolo attraverso il confronto, la partecipazione e l’approfondimento, organizzando convegni, eventi e manifestazioni, volti a favorire discussioni aperte e costruttive sulle grandi sfide della società contemporanea.
Tanti, vari e pur sempre di peso, gli ospiti che il Circolo Milano Castello ha accolto fino ad oggi, caratterizzando le singole occasioni proprio con la presenza significativa di giornalisti, opinionisti e politici, come Porro, Capezzone, Sallusti, Senaldi, Ghisleri, Nordio, Valditara, Moratti, Fontana, Morelli: "Solo attraverso la cultura e il dialogo - dicono dal direttivo - è possibile rafforzare un’identità politica capace di incidere realmente sulla comunità".
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MATTEO PEREGO DI CREMNAGO, RELATORE E OSPITE D'ONORE
Sull'onda dell'evento traumatico della notte del 22 giugno u.s., quando gli USA sono entrati nel conflitto tra Israele e Iran con un esteso blitz, il Circolo ha invitato a commentare l'accaduto, e non solo, l'onorevole Perego, il quale, come visto, ha accettato.
Al Circolo Milano Castello, l'On. Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario alla Difesa. Fonte/credits: Circolo Milano Castello
Perego ha esordito parlando dell’ attacco americano a 3 facilities nucleari iraniane finalizzato ad impedire che l'Iran si dotasse della bomba atomica.
Questo è un problema concreto, dato che l'Iran è accusato, a dispetto delle sue affermazioni, di aver accumulato uranio arricchito a livelli superiori a quelli necessari per le applicazioni civili, ossia arrivando al 60% invece che restando tra i sufficienti 2 e 5%.
"Siamo in un momento cruciale e complesso della storia: si sta creando un nuovo ordine del Medio Oriente - afferma Prrego - in cui il regime dell’Ayatollah Khamenei dell’Iran è in contrapposizione alle nuove relazioni tra Israele, Arabia Saudita, paesi del Golfo, Bahrain; l'Iran rimane una minaccia, non solo per la bomba atomica, ma anche per l’azione dei suoi proxy nella regione, il supporto alla Russia, cui forniscono i droni poi utilizzati in Ucraina, e il contrabbando di petrolio attraverso la sua ghost fleet".
Qual è la visione dell’ Italia?
"Da una parte, l'Italia vuol procedere con il piano Mattei per sostenere i rapporti bilaterali con i paesi dell'Africa, incrementandone la crescita economica, non solo focalizzandosi su una visione del continente legata alla questione migratoria; da un'altra parte, la nostra Difesa - continua Perego - è proiettata a livello globale, comprendendo il Mediterraneo allargato, l’Indo-Pacifico, con attenzione anche al futuro dell’Artico per le nuove rotte commerciali".
"Del resto, i negoziati che un tempo si siglavano in città come Ginevra e Vienna, attualmente - fa notare il Sottosegretario alla Difesa - si concludono a Doha e Jedda, un chiaro segnale dello spostamento del centro gravitazionale geopolitico verso il Medio-Oriente e l’Est".
"Inoltre, ad allarmare è la competitività della Cina, che sta arrivando ad un livello tecnologico tale per cui il nostro “ vantaggio” si sta assottigliando; nella visione strategica dell’amministrazione americana - avverte Perego - allontanare la Russia dall’ influenza cinese è certamente un obiettivo che influenza anche gli esiti del conflitto in Ucraina".
il pubblico del Circolo Milano Castello alla serata con Perego di Cremnago. Fonte/credits: Circolo Milano Castello
Cosa vuol dire rafforzare la Difesa?
"Oggi, per Difesa non intendiamo solo i domini tradizionali quanto, piuttosto, un concetto più pervasivo legato alla Sicurezza. Infatti, spesso si parla di "guerra ibrida", perché interseca, oltre ai domini tradizionali, anche quello cyber, lo spazio (telecomunicazioni, gps, osservazione della terra), la dimensione under-water e quella cognitiva".
Cosa comporta il dominio Cyber?
"Quanto al dominio Cyber (quello che pervade tutti gli altri e che afferisce a ogni aspetto della nostra vita), si deve essere consapevoli che un attacco perpetrato in questo dominio può avere effetti superiori ad un attacco cinetico tradizionale, oltre al fatto che siamo tutti connessi alla rete, tramite gli smartphone che utilizziamo ogni giorno, così come la disinformazione che può alterare il sentiment dell’opinione pubblica su questioni di interesse globale".
E l'Underwater?
"Quanto all'Underwater, la difesa della nostra Nazione include le attività subacquee (ci sono: cavi dove passano 98% dei dati, infrastrutture energetiche, terre rare) e, per noi, esso rappresenta un vantaggio competitivo, visto che siamo una Nazione con 8.000km di coste".
"Oggi, gli investimenti nella Difesa rappresentano il 2% del PIL, ma, in sede Nato, si è condiviso di portarlo al 3,5% in 10 anni, oltre all'1,5% di investimenti in sicurezza".
Molti altri spunti sono stato frutto delle parole dell'ospite di riguardo e del confronto costruttivo con il direttivo del Circolo. Invitiamo a seguire l'intervento video qui allegato, in esclusiva per Il Giornale d'Italia.
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CONCLUSIONE
Da sx: Anna Maria Pignatti Morano, Emanuele Balbo di Vinadio (presidente Circolo Milano Castello), Matteo Perego di Cremnago, Giovanni Ortolani. Fonte/credits: Circolo Milano Castello
La serata si è conclusa con i ringraziamenti, al relatore e ai numerosi partecipanti presenti, da parte del presidente del Circolo Milano Castello, Emanuele Balbo di Vinadio, che ha dato appuntamento ai prossimi incontri del circolo dopo l'estate.
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