06 Gennaio 2025
I LIBRI BIANCHI
Bianco, il colore predominante; libro, l'essenza dell'arte di Lorenzo Perrone e Simona Vanzetto, uniti professionalmente e nella vita: stiamo parlando dei magnifici Libri Bianchi di Lorenzo Perrone e Simona Vanzetto, che, nella video intervista a seguire, ci raccontano di sè, del loro operato assieme, del valore e del significato delle loro creazioni, di un comune sogno ambizioso e di un grande amore reciproco.
La cultura va salvata!
Lorenzo Perrone e Simona Vanzetto, una famiglia con cinque figli
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LE OPERE (stralci dall'intervista)
Se i libri sono destinati al macero, perché non dar loro nuova vita piuttosto?
Come? Trasformandoli in opere d'arte, grandi e piccole, da appartamento o da esterno.
Opera "Supernova"
Qualsiasi sia la forma che questo romanzo o quella biografia o quell'altro saggio prenderanno nelle loro mani, i libri così riproposti saranno tutti ammirati nella nuova veste, adatta magari al prestigioso MoMA.
Opera "Solo la cultura può fermare la guerra"
Come diventano bianchi i libri?
Lorenzo: "Li bagniamo, poi mettiamo della resina e pieghiamo le pagine, a volte con fatica; poi aggiungiamo il gesso e, infine, perché non prendano la polvere, la vernice acrilica e restano perfetti; sono 20-25 anni che li facciamo insieme".
Opera "Il mondo che vorrei"
Voi lavorate assieme, ma siete anche e soprattutto una coppia nella vita ed una famiglia di cinque figli. Come vi siete conosciuti?
Simona: "Sì, abbiamo cinque figli in due. Io abitavo a Parigi, lui a New York".
Opera "Affinità elettive"
Lorenzo: "E facevamo due professioni diverse. Lei lavorava nella moda e io lavoravo in pubblicità, poi, per un lavoro in Francia, sono ricorso a un fotografo.."
Simona: "..che era quello con cui ero abituata a lavorare io, così ci siamo incontrati; poi ho organizzato degli incontri di lavoro in una mia casa in campagna in Toscana, dove avevo creato una factory, così ci siamo conosciuti".
Opera "Solitudine"
La prima opera di Lorenzo, che si è formato alla Scuola del libro della società Umanitaria, si chiama "Solitudine" e rappresenta un periodo realmente vissuto da lui e ben espresso dalla tavola, con un elemento fondamentale anche qui: il libro.
Opera "Non è amore"
Fra le sculture più d'impatto di Lorenzo e Simona ve ne sono tre: Genocidio culturale, Solo la cultura può fermare la guerra, Non è amore. Tutte combattono la violenza: se le prime due difendono la cultura dalla violenza bellica, la terza combatte contro la violenza sulle donne. Simona: "Se ami, lasci chi ami libero".
Opera "F come il Fuoco"
E poi c'è una bellissima piccola scultura rappresentativa della società odierna: "L'equilibrista".
Lorenzo: "La società di oggi è incerta sul da farsi".
Simona: "Più siamo colti, più siamo piccoli, perché ci rendiamo conto della nostra pochezza di essere umano".
Opera "L'equilibrista"
LA GALLERISTA
A credere nell'arte di marito e moglie è stata Federica Ghizzoni, la gallerista milanese che, sui Libri Bianchi, dice "trasmettono sempre un'emozione" e aggiunge di averli ammirati in tante case.
Federica Ghizzoni
Nello studio cinematografico dove Federica ha la galleria, la Blackball, c'è un'opera di Lorenzo e Simona; quando Federica l'ha vista "sono rimasta affascinata e ho deciso che li volevo con me". E così è stato, proprio nell'appena conclusosi 2024.
Federica ha spostato la sua galleria in diverse zone del capoluogo lombardo, passando da via Cagnola a, brevemente, via del Lauro, poi da via Borgonuovo, dove si è fermata per 6 anni, all'attuale corso Genova, indirizzo della Blackball.Inoltre, ha organizzato degli opening anche presso Azimut ed alcuni studi professionisti, in particolare Danovi e Fairwise, tutti diversamente dislocati a Milano.
Federica: "mi piace muovermi, poiché zone diverse hanno, ciascuna, un grande fascino e pubblici parzialmente differenti".*
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CONCLUSIONE
Simona: "Ogni libro bianco rappresenta tutti i libri; le persone sono disperate quando li gettano, sentendosi, giustamente, in colpa".
Lorenzo: "I libri ci permettono di vivere meglio, noi siamo fortunati perché ci lavoriamo".
Andiamo a conoscere i nostri intervistati e il loro spazio bianco in via Quadrio 25 a Milano.
Buon ascolto e viva sempre la cultura!
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