20 Novembre 2024
IL ROTARY DI MILANO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE CON UN AVVOCATO E UN'ATTRICE
Tutti al Rotary milanese il prossimo lunedì 25 novembre con l'avvocato Alessia Sorgato, penalista esperta di reati contro la persona come stupri e omicidi, autrice del libro "Giù le mani dalle donne", edito Mondadori, prefazione di Maurizio Costanzo, anno 2014; l'attrice Alessandra Basile farà una lettura interpretata di alcuni estratti del libro.
L'autrice ha raccolto una serie di storie inventate sulla base della lunga esperienza curiale, qui suddivise per argomento o, meglio, per tipo di reato. In particolare, i reading scelti per la delicata serata rotariana riguarderanno lo stalking, i maltrattamenti, i reati in ambito internet e l'omicidio, inclusi casi con il coinvolgimento di minori e un eventuale accenno all'insopportabile violenza sessuale. Come da struttura del libro stesso, ad ogni brano interpretato seguirà il punto di vista dell'avvocato sui profili degli offender, ma pure su quelli delle vittime, con indicazioni anche di tipo preventivo.
Oggi, a distanza di 10 anni, la situazione è ancora grave. Anche per questo, Alessia, cassazionista specializzata in diritto penale delle vittime, ha voluto scrivere una nuova opera, che presenterà il prossimo 25 novembre, dal titolo: "Ancora violenza? Istruzioni CONTRO l'uso". Il libro, edito Giuffrè, è stato tradotto, in parte, anche in arabo, ucraino e inglese.
UN PENSIERO SUL FASCINO PERICOLOSO DEI NARCISISTI
Passando dal piano editoriale legale a quello del quotidiano di ciascuno, quanti o quante di noi, nel privato o nel proprio ambito professionale, hanno esperito, da vittime (prescelte?), modalità comportamentali di tipo narcisistico? Modalità spesso accattivanti, ma, poi, a tratti, aggressive, ripetitive, destabilizzanti e, pur tuttavia, capaci di suscitare desiderio e persino dipendenza in noi. La risposta è immaginabile: moltissimi, troppe.
Il narcisismo è, forse, il male del secolo? Quel che è certo è che è diffuso, particolarmente nel genere maschile, e può sfociare in forme di violenza da non sottovalutare, come quella verbale.
La società e certe mentalità retrogradi, resistenti ai cambiamenti ed appartenenti, non solo agli uomini, ma spesso anche alle donne, influenzate da famiglia, contesto nel quale vivono e altri fattori, possono accentuare erroneamente l'accettabilità di certi comportamenti, rischiando di ridurne il livello di gravità.
Spieghiamoci meglio: un uomo, in mezzo alla strada, inizia a gridare nei confronti della fidanzata o moglie, che gli sta di fronte, dandole della polemica, chiamandola isterica, dicendole "io cerco di aiutarti, tu hai dei problemi, sei irrisolta", concludendo con "guarda che ne ho lasciate altre che hanno fatto meno di te"; chi si trova ad assistere a scene simili sovente resta indifferente, sia perché non lo riguarda sia, soprattutto, perché è probabile che non ritenga ci sia nulla di grave.
Oggi, siamo anestetizzati dal male che ci viene raccontato ogni giorno, anche con immagini esplicite; oggi, accettiamo atteggiamenti di questo tipo, perché "c'è ben peggio, mica l'ha ammazzata!".
Dovremmo chiederci se l'episodio narrato non abbia in sè gli estremi di una comunicazione rabbiosa volta a umiliare l'altro, insomma della violenza verbale; iinvece, specie se apparteniamo al genere maschile, troppo spesso accettiamo l'eventuale "giustificazione" dell'aggressore "è una grandissima rompic..", sulla base di quella convinzione popolare secondo cui le donne "rompono" e gli uomini subiscono (?!) come a sottolineare che "è nella natura delle cose". Lo è aggredire qualcuno sentendosi in diritto di farlo per puro preconcetto? Forse è meglio fare tabula rasa.
Ciò che davvero fa la differenza è la mentalità. Bisognerebbe prevenire più che reprimere.
Ora, la domanda è: che tipo di uomo si comporta come nel caso sopra descritto? Molto spesso si tratta del narcisista, ossia di chi ha, fra i suoi tratti distintivi, un'enorme autostima, il desiderio costante di ammirazione, la certezza dell'inferiorità altrui, nessuna empatia verso gli altri. Quando il moderno (e debole, in verità) Narciso viene messo in discussione nel suo potere e nella sua reputazione, subisce un'umiliazione del suo sè, viene rifiutato o percepisce di esserlo, avverte una profonda frustrazione rispetto a ciò che desidera, il rischio è che divenga aggressivo o persino violento. Perché? Forse proprio perché, dietro alla superiorità e grandiosità che manifesta ad ampio raggio, ergendosi a soggetto straordinario da contemplare, con la pretesa che laltro di senta fortunato a farlo, il narcisista vive dentro di sè l'esatto opposto e teme fortemente il confronto.
L'argomento è molto ampio, ma considerare che facilmente ci si possa imbattere in tipologie di persone di questo tipo, particolarmente di sesso maschile, è importante per la tutela di sè, prevenendo.
Iniziamo ad aiutare noi stessi, proviamo a mettere in dubbio quella certa mentalità.
ACCORRETE ALL'APPUNTAMENTO DEL 25 NOVEMBRE 2024!
Accorrete al Rotary Club Milano International ospitato da Palazzo Cusani, Circolo Ufficiali, confermando la partecipazione entro le 17.00 di Giovedì 21 Novembre: RSVP a milanointernational@tiscali.it. Per partecipare all'interessante serata, che includeanche una cena placée, è previsto un contributo.
Chiudiamo con un'altra convinzione popolare, che fa sorridere, soprattutto, chi ne ha appurato una certa veridicità: per sapere come un uomo vi tratterà, guardate come si comporta con la donna che l'ha messo al mondo, la madre. Se non la rispetta granché, quasi certamente non farà diversamente con voi.
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