16 Novembre 2022
Silvia Redigolo, Pangea onlus, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Pangea sta portando avanti un progetto in Afghanistan dove le donne continuano a resistere, lavoriamo in India e in Italia sulle tematiche della violenza domestica fisica e psicologica e sulla violenza assistita, cioè i bambini che assistono.
Spesso quando una donna vive una condizione di violenza domestica viene lasciata sola, le si crea il deserto intorno, è neve importante chiedere un consiglio ai centri antiviolenza. Deve essere aiutata con professionalità, da persone che non giudicano ma che sappiano supportarla.
La cosa principale che scorre superare è la paura. Una donna che subisce violenza ha paura in casa ma anche fuori, ha paura di non essere creduta, ha paura delle porte che si chiudono.
Pangea chiede alle aziende di continuare a sostenere il lavoro di Pangea perché salva la vita delle donne. Quando riceviamo una chiamata valutiamo il rischio e interveniamo in maniera tempestiva.
Il progetto di Pangea in Afghanistan continua, stiamo accanto alle donne afgane che ci chiedono di lavorare con loro. La morsa sui diritti delle donne è sempre più stringente, ma questo non ha tolto alle donne la consapevolezza dei propri diritti. Pangea dà consapevolezza microcredito. Pangea ascolta le donne. Abbiamo delineato un nuovo progetto per non lasciare sole".
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