15 Dicembre 2020
Matteo Renzi ha chiesto a Giuseppe Conte di rinviare la verifica di governo, fissata per oggi alle 13 a Palazzo Chigi. Il leader di Italia Viva avrebbe dovuto incontrare il Premier per fare un punto della situazione in seguito ai duri attacchi della scorsa settimana. Lo stesso Renzi si è detto disposto a far cadere l’esecutivo, nel caso in cui Palazzo Chigi non avesse fatto marcia indietro sulla questione della cabina di regia per il Recovery Plan. Nella giornata di ieri sia la compagine del PD che quella dei 5 Stelle sono state ricevute a Palazzo Chigi. Da quello che è emerso, il Premier e i due partiti principali dell’alleanza di governo sono sembrati essere sulla stessa linea, stufi per altro delle parole e degli attacchi da parte del leader di Italia Viva.
In mattinata Renzi ha dunque comunicato di aver chiesto il rinvio dell’incontro fissato con il Premier, questo perché, a detta dello stesso Renzi, Teresa Bellanova, attuale ministro delle politiche agricole, oggi si trova a Bruxelles per l’Eurogruppo. Il senatore di Iv vuole evitare di andare da solo a Palazzo Chigi, dal momento che passerebbe l’idea di un uomo solo contro tutti. Chiede che a spalleggiarlo ci siano anche la Bellanova e Elena Bonetti, le due ministre in carica a Italia Viva, facendo capire che tutto il partito lo supporta in questo momento di scontro con il Premier.
"Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all'incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve. Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l'unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle" ha dichiarato Renzi, pochi minuti aver annunciato il rinvio dell’incontro con Conte. Renzi continua anche sostenendo che sul fronte della governance per il Recovery Plan, da affidare a una cabina di regia extra-governativa nelle idee del Premier, si sono fatti passi avanti. Palazzo Chigi sembra disposto a tornare indietro, accogliendo le rimostranze del leader di Iv e concedendo una revisione del piano. “Il blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al governo e al Parlamento è stato ufficialmente bloccato. Lo avevo chiesto in Parlamento e oggi sono felice che tutti diano ragione a Italia Viva” ha specificato Renzi.
C’è poi un secondo elemento che ha fatto scattare l’attenzione dei più attenti. Negli stessi istanti in cui veniva rinviato il vertice, sul profilo facebook dell’ex Premier è apparsa una foto con Joe Biden, fresco vincitore della nomina da parte del Collegio Elettorale alla Casa Bianca, ormai definitivamente ufficiale. La foto, scattata quando Renzi era ancora a Palazzo Chigi e Biden ricopriva il ruolo di vicepresidente di Obama, mostra i due felici e sorridenti. Possibile che sia un modo per distanziarsi ulteriormente dalla politica di collaborazione e stima che Conte ha portato avanti con Donald Trump durante tutto l’arco del suo mandato. Essendo cambiato l’inquilino di Washington D.C. Renzi prova a ritagliarsi centralità anche sul fronte dei rapporti con l’alleato americano.
Affari Italiani parla anche di come Renzi sia al lavoro per la redazione di un documento da presentare al Premier. Al suo interno, tutti i punti su cui Italia Viva ritiene si debba lavorare, cambiando anche direzione rispetto a come si sia fatto fino ad adesso. Non è da escludere che il documento diventi una sorta di aut-aut, l’ennesima minaccia a cui Conte dovrà rispondere. Uno dei temi scottanti riguarda l’ambitissima delega ai servizi segreti, da sempre in mano al Premier Conte. Renzi vuole che sia affidata a uno dei suoi, possibilmente Ettore Rosato. Altrimenti si potrebbe puntare su Emanuele Fiano, del PD, ma considerato su posizioni “bideniane”.
Le prossime settimane saranno anche l’occasione per discutere tutta una serie di nomine che da sempre influiscono sulle dinamiche delle maggioranze di governo. A breve scadono infatti sia Eni che Leonardo, la scelta di chi nominare ai vertici delle partecipate più importanti del Paese sarà il riflesso dei nuovi rapporti politici che si verranno a creare a Palazzo Chigi. In ballo c’è anche la direzione della Rai. Si evince dunque come oltre a qualche ministro e sottosegretari vari, le prossime settimane sono considerati cruciali per tutta una serie di decisioni che Palazzo Chigi si troverà a prendere.
Al momento però è tutto in stand-by. Si capirà se questo governo avrà un futuro o meno in seguito all’incontro tra Conte e Renzi, vitale per garantire un futuro all’esecutivo. Gli altri attendono, sapendo che sarà ancora una volta nelle mani di Matteo Renzi la decisione sull’eventuale o meno stabilità del Governo, e dunque del Paese intero.
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