01 Maggio 2025
Kerstin Casparij, fonte: X, @insidemcwfc
Stop a donne trans nei campionati femminili di calcio in Inghilterra e Scozia. La decisione è arrivata dopo la sentenza della Corte Suprema britannica, che ha messo nero su bianco come le "transgender non sono legalmente donne, vale il sesso biologico e certificato alla nascita".
Le donne trans non potranno più giocare nei campionati femminili di calcio in Inghilterra e Scozia. La decisione è ufficiale ed è stata deliberata sia dalla Football Association inglese che dalla federcalcio scozzese. Non si tratta di una scelta presa a caso, ma arriva dopo la sentenza della Corte Suprema britannica. Le due federazioni si sono dunque convinte a rivedere i criteri di ammissibilità ai campionati femminili. Il tema lega un po' tutto l'Occidente: l'amministrazione Trump è stata l'ultima in tal senso, col tycoon che ha anche firmato un ordine esecutivo per mandare via i 14mila soldati trans dall'esercito.
La cosiddetta ideologia "woke" è uno dei punti principali nelle agende politiche, ed è possibile che altre decisioni come quelle intraprese in Inghilterra e Scozia, possano replicarsi nei prossimi mesi in altri Paesi. Attualmente in Inghilterra 20 donne transgender sono tesserate in squadre dilettantistiche, nessuna invece nel calcio professionistico. Lo scorso aprile la FA aveva inserito limiti sul testosterone per determinare chi potesse essere registrata.
"Si tratta di un tema estremamente complesso. La nostra posizione è sempre stata la stessa: di fronte ad un nuovo cambiamento nella legge, nella scienza o nel funzionamento della norma nel calcio di base, saremo disponibili a riesaminare e se necessario quest'ultima norma, consapevoli delle difficoltà che incontreranno quelle persone che vogliono semplicemente praticare il gioco che amano nel genere con cui si identificano".
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