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Addio a Pete Rose, trovato morto a 83 anni nella sua casa in Nevada la leggenda decaduta della MLB, bandito per scommesse clandestine

La leggenda del baseball se ne va tra ombre e record infranti. Ancora in corso le indagini sulla causa del decesso, dopo una vita di successi e scandali

01 Ottobre 2024

Addio a Pete Rose, trovato morto a 83 anni nella sua casa in Nevada la leggenda decaduta della MLB, bandito per scommesse clandestine

Fonte: X, @MLB

Addio a Pete Rose: è stato trovato morto a 83 anni nella sua casa nella contea di Clark, in Nevada, per cause ancora da chiarire, il giocatore di baseball celebre per valide (4.256, il numero più alto mai registrato da un giocatore nella storia di questo sport) e turni in battuta, oltre che per partite giocate e singoli. Leggenda decaduta della MLB, era stato bandito dalla lega nel 1989 per scommesse clandestine sulla sua squadra, i Cincinnati Reds: a dare l’annuncio della sua scomparsa, è stata proprio la sua ex squadra in un comunicato. Il corpo del giocatore è stato trovato lunedì e secondo quanto riferito dalle autorità locali alla ABC News, in particolare la portavoce della contea che ne ha confermato la morte, è stato un membro della famiglia a trovarlo. La casa di Rose è dunque sotto indagine, così come la causa del decesso. Nel fine settimana era apparso a una mostra di autografi a Nashville con gli ex compagni di squadra Tony Perez, George Foster e Dave Concepcion. La Major League Baseball ha rilasciato una breve dichiarazione esprimendo le condoglianze e sottolineando la sua "grandezza, grinta e determinazione sul campo di gioco", mentre il principale proprietario e socio amministratore dei Reds, Bob Castellini, ha affermato in una dichiarazione che Rose era "uno dei più combattivi che il gioco abbia mai visto" e ha aggiunto: "Non dobbiamo mai dimenticare ciò che ha realizzato".

La carriera e i numeri da record di Rose

Diciassette volte All-Star, il battitore ambidestro Rose ha vinto in carriera tre World Series, nel 1975 e nel 1976 con i Cincinnati Reds e nel 1980 con i Philadelphia Phillies. È stato MVP (Most Valuable Player) della National League nel 1973 e MVP delle World Series due anni dopo. Detiene il record della Major League per partite giocate (3.562) e apparizioni in battuta (15.890) e il record della NL (National League) per la serie di battute più lunga (44). È stato il battitore d'apertura di una delle formazioni più formidabili del baseball con i Cincinnati Reds del 1975 e del 1976 e con i membri della Hall of Fame Perez, Johnny Bench e Joe Morgan. Ma nessun traguardo si è avvicinato ai suoi 4.256 successi, superando i 4.191 del suo eroe Ty Cobb. In 24 stagioni, tutte tranne sei giocate interamente con i Reds, Rose ha ottenuto oltre 200 successi in 10 di queste e più di 180 in altre quattro. Nel 1989 fu poi bandito a vita dal baseball per aver scommesso sulle partite (anche dei suoi Reds) quando era ancora un giocatore.

Lo scandalo e le scommesse che lo fecero bandire dalla MLB

Nel 1984, dopo una breve parentesi con i Montreal Expos, Rose fu ceduto di nuovo ai Reds e nominato giocatore-allenatore in un doppio ruolo che mantenne per tutta la stagione 1986, prima di ritirarsi da giocatore e guidare il club come tecnico per le ultime tre stagioni fino al 1989, quando emersero i dettagli delle sue scommesse sulle partite della MLB. Rose negò tutte le accuse, ma il nuovo commissario della MLB Bart Giamatti chiese a John Dowd di indagare sulla questione solo tre giorni dopo aver assunto la carica nell'aprile 1989. Il mese successivo, Dowd documentò l'attività di Rose tra il 1985 e il 1987, producendo un resoconto giornaliero delle sue scommesse su 52 partite dei Reds, di cui era allenatore. Rose fu bandito a vita dalla MLB il 24 agosto 1989, giorno in cui Giamatti annunciò la sua squalifica. Otto giorni dopo, lo stesso Giamatti morì di infarto. Nel 2004, Rose ammise di aver scommesso sulle partite dei Reds, dicendo che scommetteva sempre sulla vittoria della sua squadra, mai sulla sconfitta. Trascorse cinque mesi in prigione nel 1990 e all'inizio del 1991 per evasione fiscale. Nel 2016, la sua maglia, il numero 14, fu ritirata dai Reds.

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