27 Dicembre 2023
Tathiana Garbin, allenatrice di tennis ed ex tennista italiana, fonte: Instagram @tathianagarbin
Tathiana Garbin, capitano della BJ King Cup, è stata intervistata dopo i due interventi chirurgici dovuti al turbo tumore scoperto improvvisamente due mesi fa. L'allenatrice sportiva ha passato il Natale con la famiglia e la moglie Ylenia. Ha spiegato però che la sua lotta continua, limitando al minimo le visite. A novembre scorso si è sottoposta a un'operazione con asportazione della milza all'ospedale Cisanello di Pisa, dove è rimasta fino a dicembre. Ha raccontato che ora le sue difese immunitarie sono molto deboli.
A settembre, di ritorno dagli US Open aveva scoperto tramite degli accertamenti, la presenza di un raro tumore. Dopo il turno, la tennista ha reso partecipe il mondo della sua malattia, trovando sostegno ovunque nel mondo dello sport. "Mi hanno tolto anche la milza, non ho gli anticorpi che il mio fisico dovrebbe produrre", ha riferito. La road map prevede cure chemioterapetiche fino a metà gennaio, quando nuovi esami sveleranno a che stadio è arrivata la malattia, sperando sia in regressione e stabile.
Quando si è diffusa la notizia, sul Web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse una correlazione tra il turbo tumore e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Ecco come Tahiana ha affrontato questa esperienza: "Sono una persona abituata alle sfide, e in questo il tennis mi ha permesso di diventare ancora più pronta e predisposta. Ogni mattina mi sveglio e mi dico che ci sarà da combattere, ma io non mi tiro indietro. Quando mi hanno diagnosticato lo pseudomixoma peritonei, il tumore che origina dall’appendice e che colpisce una persona su un milione, ero pronta: mentalmente e fisicamente. Sono tornata in campo per il match della vita, voglio essere d’esempio per le mie giocatrici. L’esempio è fondamentale a tutti i livelli".
Nonostante la sofferenza, riesce a vedere anche la lice: "Mi hanno regalato una foto incorniciata che racconta uno dei momenti più belli della nostra annata, e quella foto ogni volta che la guardo mi dà la forza per andare avanti. Nel tempo sono diventate le “mie” figlie, quindi c’è un legame particolare. Ma ho sentito il sostegno di tutto il movimento del tennis”.
L'ex tennista ha parlato poi della rarità del suo male: "Il mio è un tumore rarissimo, colpisce una persona su un milione. Se è capitato a me, qualcosa vorrà dire. Peraltro io ho sempre avuto una predilezione alla prevenzione, sia nell’alimentazione che nello stile di vita. Questo mi ha aiutato ad accettare anche mentalmente questa sfida. Poi è chiaro, il dolore inenarrabile del sondino inserito da sveglia e la perdita secca di 10 chili di peso sono cose che ti restano addosso, e che non hanno paragoni. Ho dovuto cercare dentro di me la forza che alleno da una vita, e che adesso è tornata veramente utile".
Il capitano delle azzurre ha concluso: "Vorrei riprendermi la mia vita, tornare a fare quello che ho sempre amato. Parto da una posizione privilegiata: il mio lavoro coincide anche con quella che è da sempre la mia più grande passione. Questa esperienza mi sta insegnando tanto: ho toccato con mano la mia forza, e non immaginavo di averne così tanta da poterla ridare anche agli altri. Sono più resiliente di quanto potessi immaginare, ma sento che ancora non ho finito il mio lavoro. E mi piacerebbe tanto mettere le mie esperienze al servizio degli altri".
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