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Chi è Giovanni Achenza, incidente, malattia, storia, bronzo nel paratriathlon a Tokyo

Scopriamo tutto sul campione sardo, già bronzo a Rio de Janeiro, che ha conquistato il terzo posto nel triathlon, categoria ptwc, ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020

29 Agosto 2021

Giovanni Achenza

Giovanni Achenza (foto Facebook)

Chi è Giovanni Achenza, l'atleta sardo che ha fatto conquistare un'altra medaglia all'Italia nei Giochi Paralimpici Tokyo 2020. Lui è uno degli atleti più forti al mondo di paratriathlon. Che incidente ha subito? Perchè non ha più l'uso delle gambe. Scopriamo la sua emozionante storia e ripercorriamo le sue vittorie più grandi.

Chi è Giovanni Achenza, incidente, malattia, storia, bronzo nel paratriathlon a Tokyo

Giovanni Achenza è nato il 31 luglio 1971 ad Ozieri, in provincia di Sassari. Ha alle spalle una lunga carriera sportiva, fatta di passione, sacrificio e tante soddisfazioni. La sua storia è molto particolare e segnata da un brutto incidente che ha cambiato per sempre la sua vita. Era il 2003, lui aveva 32 anni quando fu vittima di un incidente sul lavoro, una drammatica caduta dalle scale gli costò una lesione midollare in seguito alla quale perse l'uso delle gambe. Una cosa non cambiò mai, anzi...divenne ancora più forte: la sua voglia di lottare e di vincere. Non perse mai la sua forza d'animo e divenne uno degli atleti più forti al mondo.

Il bronzo di Tokyo è la seconda medaglia olimpica per il gallurese. La prima fu conquistata a Rio nel 2016, quando Giovanni salì sul terzo gradino del podio dopo una gara incredibile.

Chi lo ha portato ad avvicinarsi allo sport dopo quel brutto incidente? Il motivo per cui è salito sull'hadbike è dolcissimo!

Giovanni Achenza storia: la richiesta commovente che lo portò sull'handbike

Molti atleti paralimpici si sono avvicinati allo sport dopo una brutta malattia o un gravissimo incidente che ha cambiato per sempre la loro vita. Guardando altri atleti e assaporando la loro soddisfazione, moltissimi campioni hanno capito che lo sport sarebbe diventata la loro più grande passione passione. Per Giovanni Achenza la storia è leggermente diversa. A determinare il drastico cambiamento nella sua vita è stato sì l'incidente, ma a portarlo sull'handbike è stata una richiesta dolcissima.

Achenza salì sull'handbike per accontentare le figlie che volevano andare in bici con lui. Le piccole lo convinsero a provare quella nuova disciplina a cui lui si appassionò subito. Prese sempre più confidenza con il mezzo e si convinse sempre di più di potercela fare.

Da quel giorno l'atleta ha fatto tantissima strada e ha ottenuto moltissime medaglie. Ecco le tappe più importanti della sua carriera.

Giovanni Achenza carriera: tante vittorie e due bronzi olimpici

Giovanni Achenza ha regalato alla Sardegna e all'Italia un'altra medaglia olimpica. Ha infatti conquistato il bronzo nel triathlon ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. L'atleta si è avvicinato a questa specialità dopo anni di handbike. Aveva già conquistato il bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016 e ora è di nuovo sul podio. Queste non sono le sue uniche vittorie. Ecco alcune tappe della sua splendida carriera.

Achenza ha ottenuto il titolo di Campione Italiano di Handbike dal 2009 al 2015. Si posizionò ottavo ai Mondiali di Paraciclismo del 2009. Nel 2013 decise di approcciarsi ad altre discipline mettendosi sempre più alla prova. Arrivò sul gradino più alto del podio in occasione del primo Campionato Italiano di Paratriathlon.

Nel 2014 ottenne il quarto posto ai Campionati Europei di Kitzbuel. Si classificò secondo nella tappa World Cup a Besancon e salì sul terzo gradino del podio nella tappa World Cup a Londra. Nel 2015 arrivò quinto al Campionato del Mondo di Paratriathlon di Chicago. primo posto per lui a Edmonton, in Canada. Nel 2016 ottenne il bronzo alle Paralimpiadi di Rio, nella categoria PT1. Nel 2021 ha registrato moltissime vittorie: dal successo nella tappa della World Cup 2021 a Besancon, in Francia, alla medaglia di bronzo a Tokyo.

Giovanni Achenza Tokyo 2020

"È stata una gara bellissima - ha commentato l'atleta parlando della gara di triathlon a Tokyo 2020 - Sin dalla prima frazione mi sentivo pronto. Ho disputato un ottimo nuoto, un buon cambio e sono partito per la frazione di ciclismo. Anche in questa fase mi sentivo decisamente bene: sono stato in testa diversi chilometri. Plat è rientrato piuttosto tardi rispetto al solito e proprio questo aspetto mi ha fatto pensare che potesse essere davvero la giornata giusta. All'ingresso in T2 ho notato che Brungraber era lontano: ammetto che in quel frangente ho sognato l'argento. A metà nella terza frazione mi si è bagnato un guantino: non avevo il giusto grip per la spinta e ho perso il ritmo, ma all'ultimo giro, anche grazie al supporto e al tifo caloroso di tutto lo staff azzurro, mi sono ripreso, volando sin sul traguardo per cogliere una stupenda medaglia di bronzo".

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