13 Maggio 2024
Fonte: lapresse.it
Fedez denunciato per rissa in discoteca dopo il pestaggio di Cristiano Iovino, il personal trainer romano di 37 anni diventato famoso per il "caffè" con Ilary Blasi. La denuncia è partita d'ufficio. La rissa, infatti, è un reato procedibile anche senza la querela della parte offesa. La scena è stata ripresa dalle telecamere che in quadrerebbero il rapper mentre cerca di colpire Iovino. Tuttavia lui si difende dicendo che non era nemmeno in quella zona.
Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, è stato deferito all’autorità giudiziaria. I carabinieri lo hanno denunciato per rissa, recapitando alla Procura cnr, ossia una comunicazione di notizia di reato, con il resoconto di quanto successo poche ore prima in via Traiano, a Citylife, e nella discoteca "The Club" di largo La Foppa.
L’accusa ipotizzata è quella di "rissa". Reato procedibile d’ufficio, senza la necessità della denuncia da parte della vittima del pestaggio, ossia Cristiano Iovino che, sin da subito davanti ai militari, ha detto di non voler sporgere querela. Il 37enne è stato trovato nel suo appartamento con una ferita al sopracciglio e varie contusioni sul corpo. Quando i carabinieri si sono presentati da lui con i soccorritori del 118, Iovino non voleva parlare. Ha detto solo di essere stato "aggredito da sconosciuti" e ha parlato di "una lite avvenuta al The Club". Prima di raccontare altri dettagli, ha fatto sapere di voler parlare "con il proprio avvocato".
Iovino sarebbe stato picchiato da otto o nove persone sotto il suo domicilio, in via Marco Ulpio Traiano a Milano.
Ancora caos per il rapper milanese, classe 1989. Il 34enne continua a negare di essere stato presente durante il pestaggio di Cristiano Iovino: "Io non c’ero e dalla telecamera non si vede niente. Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia".
"Non c’è un referto medico - ha aggiunto il rapper -, non c’è la persona ferita. Il reato di lesioni personali deve avere un referto di più di 40 giorni. Anche se si fosse fatto male non c’è reato. Non ci sono gli estremi".
Tuttavia un video girato dalla telecamera di sorveglianza lo incastrerebbe. La vicenda sarebbe iniziata con una lite in discoteca tra il rapper e il personal trainer per una ragazza bionda, poi individuata in Ludovica Di Gresy. La ragazza sarebbe stata apostrofata in maniera non elegante da Iovino. Dopo poco, ci sarebbe stata la rissa.
Se da un lato Fedez nega, dall'altro le due guardie giurate del complesso "Parco Vittoria" di via Traiano, che hanno dato l’allarme al 112 assistendo al pestaggio, hanno subito fanno il nome di Fedez parlando con i carabinieri. "Era insieme a 8-9 persone, compresa una ragazza bionda".
Le immagini delle telecamere del complesso hanno ripreso parte del pestaggio a Iovino. Il primo ad avvicinarsi alla vittima, dopo essere sceso da un van nero fermo in mezzo all’incrocio con via Petitti, sarebbe proprio il rapper. Fedez affronta Iovino e dai filmati sembrerebbe colpirlo con due pugni, ma il personal trainer sarebbe riuscito ad evitare i cazzotti tirandosi indietro. Tuttavia altre due persone che sarebbero state insieme al rapper, gli sono saltate addosso.
Tra questi ci sono anche ultrà della curva rossonera. L’azione a quel punto si sposta fuori dall'inquadratura della telecamera. Quando i carabinieri arrivano in via Traiano, a casa di Iovino, trovano anche l’ex tronista di Uomini e donne Sasà Angelucci.
I due vigilantes mettono a verbale che dopo il selvaggio pestaggio alcuni compagni di Fedez si sono avvicinati minacciosi alla guardiola: "Fatevi i ca... vostri, non chiamate nessuno". Tuttavia subito partono i controlli al The Club. Qualcuno racconta anche di un appuntamento telefonico e di uno scambio di messaggi tra il rapper e la vittima. Si scopre così della lite nel privé — quella sera Fedez era ospite speciale come dj —, dei bicchieri spaccati e dell’intervento dei buttafuori che allontanano prima il solo Iovino poi tutto il gruppo di Fedez, compresa Ludovica Di Gresy, il bodyguard-ultrà rossonero Christian Rosiello, il rapper Taxi Bi e altri elementi della Curva Sud.
I carabinieri, nell’attesa di identificare gli altri, decidono di denunciare il solo di cui è stato fatto il nome con certezza, ossia Fedez. Il fascicolo è affidato al pm Michela Bordieri. Ieri dopo venti giorni di silenzio, il rapper ha parlato dal Salone del libro di Torino prima di un incontro sulla salute mentale. Ha anche attaccato la stampa: "Io non c’ero e da quello che leggo dalla telecamera sembra non si veda niente perché sporcata dalla pioggia. Si parla di 9 persone che hanno massacrato la persona, tutti ultrà del Milan. La persona viene aggredita, arriva l’ambulanza ma non viene portata in ospedale. Tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale non c’è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Mi dicono che tre giorni dopo fosse ad Ibiza a ballare. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia".
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