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Agi, stop dal Quirinale alla vendita agli Angelucci, Barbano nuovo direttore del Messaggero dal 1° maggio ma Romeo contrario, UniRai difende Incoronata Boccia per la frase sull'aborto

Si allontanano le strade tra il gruppo Angelucci e l’agenzia AGI di proprietà dell’ENI, il Quirinale interviene per mettere la parola fine ad ogni ipotesi di vendita. Quanto al passaggio del direttore Alessandro Barbano al gruppo Caltagirone, il direttore del Riformista, Alfredo Romeo, non l’ha presa bene. UniRai esprime solidarietà e vicinanza alla collega Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1

22 Aprile 2024

Agi, stop alla vendita dal Quirinale. Barbano al Messaggero Romeo contrario. UniRai difende Incoronata Boccia

Sergio Mattarella (foto LaPresse)

Non l’ha presa bene l'editore del Riformista, Alfredo Romeo, dopo il passaggio del suo direttore Alessandro Barbano al gruppo Caltagirone. Dal prossimo 1° maggio Barbano sarà il nuovo direttore del Messaggero, tornando di fatto nel gruppo che lo ha visto per anni protagonista in più ruoli (direttore del Mattino e vice dello stesso Messaggero). Dalle parti di via Pallacorda, dove ha sede il gruppo editoriale di Romeo, dicono che gli umori non sono positivi. Lo stesso editore, a quanto siamo in grado di rivelare, avrebbe scritto una lettera di fuoco a Barbano e al gruppo Caltagirone per le modalità con cui è stata data notizia delle dimissioni e dell’annuncio del nuovo incarico.

Si allontanano le strade tra il gruppo Angelucci e l’agenzia AGI di proprietà dell’ENI. Sulla paventata vendita dell’Agenzia all’editore del Giornale e di Libero è sceso in campo direttamente il Quirinale per mettere la parola fine ad ogni ipotesi di vendita. Numerosissime sono dalle parti del Colle le perplessità sull’operazione, soprattutto perché non sarebbe opportuna la vendita a un gruppo che va capo a un deputato della maggioranza. Non è un caso che anche la premier Giorgia Meloni, capita l'antifona e non avendo la forza di mettersi contro il Quirinale, abbia iniziato a sostenere di non aver mai saputo nulla dell’operazione che, invece, secondo fonti vicinissime a Palazzo Chigi, era stata avallata in primis proprio dal Governo. Se ne riparlerà, comunque, soltanto dopo le elezioni europee, spiegano ora fonti vicinissime al dossier. Sempre che Lega e Fratelli d'Italia non ne escano indeboliti. Perchè a quel punto gli Angelucci potrebbero guardare ad altro. Ad esempio, come anticipato nelle scorse settimane su queste colonne, alla Dire.


La componente femminile del direttivo Unirai esprime solidarietà e vicinanza alla collega Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1, vittima di strumentali attacchi politici di Pd e M5s, dopo il suo intervento nel programma di Rai 3 "Chesarà" . La vicedirettrice Boccia non ha messo in discussione la legge sull'aborto, ma ha manifestato in piena libertà, come prevede l'art. 21 della nostra Costituzione, il suo pensiero personale e il suo credo cattolico, che mette al primo posto il valore della vita, principio fondamentale anche in uno stato laico di diritto. Pur consapevole della delicatezza dell'argomento, la collega ha espresso le proprie idee. Le sue dichiarazioni, pretestuosamente isolate dal contesto complessivo del dibattito TV, sono state pubblicate su alcuni giornali on line e poi rilanciate sui social, provocando una serie di commenti violenti, insulti e minacce preoccupanti, rivolti alla sua persona. Sosteniamo la collega Boccia, e invochiamo il rispetto della liberta delle idee, perché questo è il valore e il senso della vera democrazia.

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