12 Febbraio 2024
Mara Venier e Ghali, fonte: Facebook @Iacopo Melio
È accaduto realmente, anche se a tutta prima appare surreale. Il cantante Ghali, sul palco dell'Overton di Sanremo, ha avuto il coraggio di dire una frase semplice ed esplosiva: "fermate il genocidio". È stato il solo ad avere la schiena dritta e a pronunciare una frase di questo tipo. È stato uno dei pochissimi momenti di verità della rassegna canora, per la massima parte fucina di diffusione del pensiero unico politicamente corretto. E subito si è attivata la macchina della propaganda persecutoria: l'ambasciata israeliana è subito intervenuta, chiarendo che è vergognoso usare Sanremo per far passare messaggi politici. In verità, fermare un genocidio non è un messaggio politico ma è una istanza umanitaria che dovrebbe essere universalmente difesa. E, durante la trasmissione di Mara Venier, la Rai le ha fatto leggere un comunicato di solidarietà a Israele, mettendo in mostra la completa subalternità della nostra Italia alle politiche imperialistiche di Israele oltre che di Washington. E meno male che quello di Giorgia Meloni doveva essere il governo dei patrioti! Fa ridere solo l'idea di abbinare la parola patria a un tale governo subalterno più di ogni altro a Washington e Israele. Ogni parola sarebbe davvero superflua, tutto è già di per sé chiarissimo. A questo punto, non possiamo che rendere ancora più onore a questo ragazzo che dal palco dell'Overton ha avuto il coraggio di dire una verità esclusiva che i più fanno finta di non vedere e anzi si adoperano per impedire che venga vista. Bravo, Ghali!
Di Diego Fusaro.
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