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Amadeus svolta a destra e molla Presta in vista del prossimo Sanremo. La7, Floris batte tutti (anche la Gruber). UniRai dal Circolo due Ponti alla conferenza di Giorgia. Porro male negli ascolti. Novità di fine anno nelle Direzioni Rai

Il prossimo sarà il primo Sanremo dell'era sovranista. A via della Scrofa non hanno mai apprezzato la passerella concessa a Sergio Mattarella lo scorso anno. Così come l'elogio della Costituzione fatto da Roberto Benigni. E l'unico modo per cambiare "narrazione" era cambiare manager...

24 Dicembre 2023

Amadeus svolta a destra e molla Presta in vista del prossimo Sanremo. La7, Floris batte tutti (anche la Gruber). UniRai dal Circolo due Ponti alla conferenza di Giorgia. Porro male negli ascolti. Novi

"I liberi giornalisti di Unirai parteciperanno alla conferenza stampa della presidente Meloni. E invitiamo tutti i colleghi, che si sentono lontani da ogni strumentalizzazione, a fare lo stesso. Per fare il nostro lavoro, che è quello di chiedere e spiegare i fatti e non di fare politica". Lo comunica, in una nota, Unirai, liberi giornalisti Rai. "Il 28 dicembre alla conferenza stampa della presidente del consiglio Meloni - sottolineano - non andranno i giornalisti di area governativa, ma tutti i colleghi che vogliono informare gli italiani su questioni fondamentali per il loro futuro" e propongono di partecipare alla conferenza stampa di fine anno "come atto di democrazia e di correttezza per milioni di italiani che hanno il diritto di essere informati su dove sta andando il nostro Paese e sul fondamentale ruolo dell'Italia nell'ambito della politica internazionale in questo delicato momento storico". Secondo Unirai "della norma Costa, che prevede nuove regole sulla pubblicazione di atti e provvedimenti giudiziari si può discutere tra organismi di categoria e politica, per trovare un giusto equilibrio. Ma senza estremismi, non richiesti e pretestuosi. Il nostro sindacato è nato proprio per questo: per cercare un dialogo costruttivo, inclusivo, lasciando da parte faziosità e divisioni che non possono rappresentare tutti i giornalisti italiani. Per questo sosteniamo la necessità che tutti i cittadini del nostro Paese possano fruire di un'informazione corretta e finalmente pluralista".


Giovanni Floris da quando è subentrato temporaneamente a Lilli Gruber al timone di Otto e mezzo ha messo in archivio una settimana da sogno: lunedì è arrivato il picco di questo exploit (9,2% di share e quasi 2 milioni di spettatori), mentre il 19 e il 20 dicembre il talk show ha registrato l’8,1% di share raccogliendo quasi 1 milione e 700mila spettatori su La7. Giovedì 21 dicembre un altro boom, con Otto e mezzo che ha sfiorato nuovamente la soglia del 9%, assestandosi sull’8,8% di share pari a 1 milione e 774mila spettatori.


La conduttrice di “È sempre Cartabianca” su Rete 4 prenderà il timone di “Stasera Italia” conquistando anche la fascia dell’access prime time. Berlinguer prenderà così il posto di Nicola Porro il quale chiude, per ora, la sua esperienza nell’access prime time quotidiano. Ma non è detto che con l'approdo dell'ex volto Rai anche il titolo del programma non possa cambiare, abbandonando la testata attuale di Stasera Italia.
Porro viene da una stagione sofferta in termini di ascolti tv. Nelle ultime tre puntate, infatti, Stasera Italia ha raccolto risultati deludenti archiviando uno scarno 4,3% come miglior “punteggio”. Da da lui i vertici di Cologno Monzese si aspettavano ascolti nettamente superiori.

La Direzione Contenuti Digitali e Transmediali, diretta da Maurizio Imbriale, è una delle realtà più interessanti della Rai. Tutti i nuovi contenuti digitali, destinati alla piattaforma RaiPlay e in parte anche ai social, sono realizzati da questa struttura, che giorno dopo giorno sta assumendo un’importanza sempre più strategica. Alla vigilia delle festività natalizie l’a.d. Roberto Sergio ha diramato l’organigramma della struttura. La divisione Contenuti Digitali 1 è affidata ad Alessio Rocchi, la 2 a Caterina Stagno e la 3 a Stefano Salandini (che si occuperà anche di band content e placement). In questo ambito coopererà anche la struttura Eventi e progetti speciali che sarà guidata da Emanuela Chiesa. La Pianificazione Economica e Mezzi è affidata a Daniela Bronzini, la promozione e la comunicazione ad Anna Maria Delogu, mentre Claudia Sasso viene confermata nell’analisi e scouting di nuovi prodotti e format digitali.
Sempre in casa Rai nei giorni scorsi è stato definito l’assetto della direzione acquisti. Al direttore Massimo Rosso, si affianca il vicedirettore vicario Rosario Pappone. Inoltre, è stato affidato a Cinzia Pistolesi l’incarico di Data Protection Officer.


E’ ufficialmente partita la campagna tesseramento del nuovo sindacato dei giornalisti Rai, UniRai, affiliato alla Figec – Cisal. Giovedì 21 dicembre, al Circolo Due Ponti, la nuova organizzazione, al momento guidata dal giornalista di Rai News 24, Francesco Palese, si è presentata a iscritti e simpatizzanti. L’occasione è stata anche quella di relazionare sul positivo incontro con l’a.d. Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi. “Si è trattato di un incontro molto positivo nel quale abbiamo presentato il nostro progetto e illustrato le priorità della nostra azione sindacale riscontrando la massima apertura al dialogo da parte dell'Azienda”. Alla festa degli auguri presenti tanti volti noti Rai, come il direttore di Rai News 24, Paolo Petrecca, Luigi Monfredi, Fabrizio De Jorio, Antonia Varini, Andrea Romoli, Luca Salerno, Antonella Armentano, Mariella Anziano e tanti altri. I giornalisti di Unirai hanno anche annunciato che parteciperanno alla conferenza stampa fine anno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo così all’appello della FNSI di disertare l’appuntamento in protesta con la norma Costa che prevede nuove regole sulla pubblicazione di atti e provvedimenti giudiziari. "Il 28 dicembre alla conferenza stampa della presidente del consiglio Meloni”, sottolineano, “non andranno i giornalisti di area governativa, ma tutti i colleghi che vogliono informare gli italiani su questioni fondamentali per il loro futuro.

E’ un momento decisamente super positivo per la direzione Rai Documentari. La struttura, diretta da Fabrizio Zappi, sta ottenendo importanti riscontri in termini di ascolti con produzioni cui difficilmente molti avrebbero scommesso. La struttura, che produce prodotti in onda su Rai 1, Rai 2 e Rai 3 oltre che su RaiPlay, ha registrato nell’ultimo mese ascolti importanti nella fascia del venerdì pomeriggio di Rai 3. Da segnalare titoli come “Api Regine” (storia di tre generazioni di apicoltrici in Sardegna) che ha raccolto il 7,23% di share e oltre 689 mila spettatori, e “L’Oro d’Italia”, sulla storia della produzione della pasta in Italia, che invece ha raggiunto l’8,69% di share con oltre 830 mila spettatori. Rai Documentari ha portato in prima serata su Rai 1 “People From Cecchetto”, docu film sulla carriera di Claudio Cecchetto che ha raccolto oltre 2 milioni e 800 mila spettatori. Documentari propone, mercoledì 27 dicembre in seconda serata su Rai 1, "I giganti del Quirinale", il racconto della vita quotidiana dei corazzieri, il loro addestramento e la fedeltà al Presidente della Repubblica. Giovedì 28 dicembre in seconda serata su Rai 2 c'è il documentario "Posti in piedi. Il magico accordo tra musica e cinema", mentre il giorno di Capodanno in prima serata su Rai 3 "Io, noi e Gaber" propone un ritratto del grande Giorgio Gaber. Si conclude in bellezza domenica 7 gennaio, in seconda serata su Rai 2, con “Nomade che non sono altro”, documentario sui 60 anni di carriera del gruppo i Nomadi e del fondatore Beppe Carletti.


Sul book fotografico degli artisti dell'agenzia che fa capo alla famiglia di Lucio Presta, Arcobaleno tre, la faccia sorridente di Amadeus non c'è più. Una conferma oggettiva del divorzio più clamoroso di questi ultimi anni nello spettacolo italiano, fra il pluriconduttore di Sanremo e il super agente. Il loro sodalizio è stato uno degli ingredienti dei Festival di Sanremo made in Amadeus e forse proprio Sanremo, la forza che ha dato ad Amadeus con il successo delle sue edizioni ha reso difficile continuare il rapporto con Presta. Soprattutto dopo il Sanremo dello scorso anno, quello degli applausi a Mattarella, passerella mediatica che a destra ancora non hanno digerito e che non dovrà ripetersi per nessuna cosa al mondo.
In cima alla lista per il dopo Presta ci sono tre nomi, uno è quello di Giuseppe 'Beppe' Caschetto, piazzatissimo sul fronte televisivo con nomi del calibro di Bruno Vespa e Fabio Fazio, soprattutto con una tale varietà di attori, registi, autori, conduttori e giornalisti che potrebbe coprire un intero palinsesto. Un po' meno televisivo ma molto più musicale è Ferdinando Salzano, impresario, agente, organizzatore di eventi live, discografico e via elencando. In sostanza l'uomo che sul fronte della musica in Italia brilla con più sfaccettature di un diamante. Un ottimo 'partner' per Sanremo. Oppure, come è successo anche alla politica italiana in momenti difficili, Amadeus potrebbe rivolgersi a un tecnico e in questo caso il nome che spicca è quello dell'avvocato Cesare Patriarca: il suo studio è specializzato in diritto d'autore e dello spettacolo ed ha la fiducia di molti personaggi Rai che hanno molto da amministrare, fra gli altri Mara Venier ed Alberto Angela. Patriarca potrebbe tranquillamente curare l'esistente, per ora, e poi 'sommarsi' a un nuovo agente. Infine, o forse in cima a tutti gli altri, c'è il fattore Fiore, come lo chiama Amadeus: cosa gli consiglierà il fraterno amico Fiorello?

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