23 Febbraio 2023
E' stata una lunga riunione durata molte ore, quella del consiglio dell'AgCom. Si è discusso del caso Sanremo Rai e principalmente della pubblicità gratuita a Instagram (in questo caso sotto accusa c'è RaiPubblicità), del caso Fedez sulla nave (quando il rapper ha bruciato la foto del viceministro Bignami) e per i gesti ritenuti osceni durante l'esibizione di Rosa Chemical. In questo caso, filtra dalla riunione, però non si può dare la colpa al direttore Coletta, che è responsabile della scaletta ma che non poteva prevedere il gesto osceno visto che - anche a detta della stessa Rosa Chemical - non era previsto. A quanto si apprende la riunione di ieri è stata interlocutoria e avrà un seguito (e forse un provvedimento) nella prossima seduta.
Intanto, entra nel vivo la partita delle nomine Rai. Giorgia Meloni vuole dettare la linea non solo sui nomi dei prossimi vertici delle grandi imprese pubbliche, ma anche sul risiko delle poltrone nei consigli di amministrazione. Un esempio è la Rai, su cui Palazzo Chigi ormai sembra aver scelto la strada del rinnovamento dei vertici. Appare segnata la sorte dell'ad Carlo Fuortes, nominato nel 2021 e con un mandato che scade fra un anno. Restano gelidi i rapporti con il Consiglio di amministrazione di viale Mazzini.
Ma le pressioni per il rinnovamento sono forti anche sul Tg1, attualmente diretto da Monica Maggioni. La poltrona è ambitissima da molti soggetti esterni e interni alla Rai. Così come quella di Stefano Coletta, il responsabile di Rai1 - reduce da un'edizione del festival di Sanremo poco amata dall'attuale maggioranza di governo. Un festival considerato figlio di una stagione passata.
Intanto, l’assemblea dei giornalisti del Tg3, all'unanimità, ha aderito alla mobilitazione sindacale lanciata dall’Usigrai (a partire da domenica 26 febbraio) per chiedere all’Azienda un intervento urgente sulle gravi carenze di personale giornalistico in tutte le Testate nazionali. La redazione del Tg3 ha deciso di attuare la rigorosa applicazione del contratto: rispetto degli orari e delle mansioni di competenza, fruizione dei riposi e dei non lavorati, rifiuto dello straordinario programmato e dell’orario spezzato.
Obiettivo: stabilizzare i colleghi attualmente distaccati dalle sedi regionali al Tg3, ottenendone la loro definitiva assunzione al Tg3, e spingere l’Azienda a effettuare un nuovo concorso, annunciato mesi fa dall’Amministratore Delegato, in modo da coprire i vuoti di organico. Al Tg3 negli ultimi tre anni sono state perse 12 unità, cui si aggiungeranno ulteriori 18 uscite nel triennio 2023-2026, di fatto un nuovo taglio occulto di personale superiore al 15% dell’organico.
TG2, non si ferma la rivoluzione Rao. Dopo le vicedirezioni in arrivo job posting per caporedattore del politico e di scienze. Possibili cambiamenti anche in cronaca.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia