03 Gennaio 2023
Un 2022 da record per l'offerta Rai che si conferma leader degli ascolti televisivi, ma non solo, con le tre reti generaliste nettamente sopra le reti concorrenti Mediaset. Lo rende noto Viale Mazzini, sottolineando che nell'intera giornata, in particolare, le tre reti Rai fanno registrare il 30,1% di share distanziando le tre dirette concorrenti, al 25,5%. E in prima serata il distacco aumenta: reti Rai al 32,0% contro il 25,8 di quelle Mediaset. I successi della Rai non si limitano ai tradizionali canali televisivi. L'offerta online - che include sia RaiPlay che i contenuti informativi di RaiNews.it e quelli sportivi di Rai Sport - nel 2022 ha registrato una crescita del 40% rispetto al 2021, passando da 332 milioni di ore di visione a oltre 463 milioni e facendo diventare Rai il broadcaster italiano più visto online, superando tutta la concorrenza. "Sono dati - dice l'amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes - che premiano l'impegno del servizio pubblico a offrire una programmazione che coniuga sempre di più qualità e varietà del prodotto tv e di quello pensato per le altre piattaforme. Un impegno che il pubblico ha ben compreso ed evidentemente apprezzato. Nel 2023 questi risultati potranno essere consolidati e ulteriormente migliorati".
Peccato però che il numero uno di viale Mazzini Fuortes dimentichi di menzionare in toto i telegiornali Rai, perché in questo caso i toni sarebbero assolutamente meno trionfalistici. A quanto siamo in grado di ricostruire, sulla base di un'analisi svolta dallo Studio Frasi basata su dati Auditel, per i Tg c'è ben poco da ridere. Per quanto riguarda i telegiornali più importanti, quelli della sera, il Tg1 perde quasi il 10% di audience, il TG2 il 20% il TG3 il 13% e la TGR il 17, 62%. Insomma, il differenziale con l'anno precedente non è certo lusinghiero. Stesso dicasi per lo share, in perdita per tutti i telegiornali tranne che per il Tg1 di Monica Maggioni. Vedremo se con le nuove direzioni già operative e quelle in arrivo ci sarà un cambio di passo anche dal punto di vista degli ascolti. Nicola Rao è già operativo da qualche settimana al vertice del Tg2 mentre presto potrebbero esserci novità anche per quanto riguarda il telegiornale della rete ammiraglia e si comincia a parlare di possibili ricambi al Tg3.
Capitolo Fuortes: si fanno sempre più insistenti nei salotti della Milano bene le voci di un suo possibile approdo alla Scala di Milano. "In estate" spiegano fonti vicinissime al dossier. Tra maggio e giugno potrebbe essere il momento giusto. Ma è una "pratica" che va gestita con molta cura soprattutto nella triangolazione tra Mibac e Comune di Milano. Vanno assolutamente evitati toni aspri e divisivi. Per il dopo Fuortes, invece, "i nomi che circolano sono sempre gli stessi" spiega una fonte molto addentro ai palazzi del potere. "Ma più che altro si tratta di autocandidature". Il nome vero, a Palazzo Chigi non escludono che alla fine potrebbe essere una donna, verrà fuori al momento opportuno. Ora equivarrebbe a bruciarlo.
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