15 Dicembre 2021
Il 2021 di La7 e di diMartedì, il programma di Giovanni Floris, si è chiuso come era incominciato, con gli stessi livelli di ascolti record d’inizio anno. L’ultima puntata del 2021 ha fatto registrare uno share del 7%, con oltre 1 milione e 335 mila spettatori, a un soffio dai massimi degli ascolti di febbraio quando la caduta del governo Conte e l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi monopolizzavano le attenzioni del pubblico dei talk show in tv. Attenzioni che, certo, da metà gennaio del 2022, quando si inizierà a votare per l’elezione del nuovo capo dello Stato, torneranno tutte sulla politica, in contemporanea peraltro con il ritorno dei talk di prima serata dopo la pausa natalizia. Ma il picco di ascolti della puntata di ieri per Floris non è solo il frutto di quella che è già una inevitabile crescente curiosità per le notizie provenienti dalla politica, anzi. E’ vero infatti che nell’ultima puntata dell’anno diMartedì si è occupata anche di Quirinale con ospiti Pierluigi Bersani, Bruno Vespa, Marco Damilano e Agnese Pini. Ma lo ha fatto soltanto a partire dalle 22.30. Mentre la parte precedente del programma è stata dedicata alla scienza, con la scelta televisivamente piuttosto coraggiosa per la primissima serata, quella che inizia alle 21.30, di dedicare l’intera apertura ad un tema certamente non proprio nazional popolare, come l’interazione dei sistemi complessi studiati dalla fisica con la pandemia. Tema approfondito ai massimi livelli dal duo formato dagli scienziati italiani più famosi al mondo in questo momento, il neo premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi e il direttore dell’Humanitas Alberto Mantovani, il ricercatore del nostro Paese con il più alto impatto nella letteratura scientifica internazionale. Scelta originale ma che ha evidentemente premiato Floris, come del resto confermano indirettamente anche i super ascolti del 10% toccati alle 23,30 nella parte di programma che ha visto intervistata Barbara Gallavotti, la divulgatrice scientifica ed autrice di Superquark che ormai gli spettatori di diMartedì seguono quasi settimanalmente da oltre un anno. Segno che non è sempre impossibile far camminare a braccetto ascolti e qualità dell’offerta televisiva. Almeno in attesa del 2022 e dello start alla corsa più attesa, quella per il Quirinale.
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