21 Agosto 2025
Kennedy Jr, fonte: imagoeconomica
Il Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr, ha recentemente citato lo studio di trial clinico di fase 3 del vaccino Covid Pfizer, riportando un dato choc: "Il gruppo inoculato ha avuto un tasso di mortalità del 23% in più rispetto a quello non inoculato, serve maggiore sicurezza e trasparenza sui sieri".
Robert F. Kennedy Jr, noto per il suo attivismo sulla sicurezza dei vaccini, ha recentemente richiamato l’attenzione sui dati dei trial clinici Pfizer per il vaccino Covid. Secondo Kennedy, nel corso dello studio ci sono stati decessi anche tra i partecipanti vaccinati, un dato che, a suo avviso, richiede maggiore trasparenza e analisi approfondita. In un’intervista con Tucker Carlson, ha sottolineato che, anche se i numeri assoluti dei decessi erano piccoli, ogni evento avverso merita di essere chiarito e comunicato in modo completo al pubblico.
Nei trial clinici di Pfizer, il gruppo vaccinato ha sperimentato un tasso di mortalità più alto del 23% rispetto al gruppo placebo: sarebbero morte 21 persone nel braccio vaccinato contro 17 nel braccio placebo. Questo dato, secondo il segretario, è "un segnale che il vaccino non solo non 'salva tutte le vite' come promosso nella comunicazione pubblica, ma che potrebbe persino avere effetti negativi".
L’osservazione di Kennedy mette in luce un principio fondamentale della sanità pubblica: i dati dei trial clinici devono essere accessibili e comprensibili, così da consentire una valutazione pienamente informata da parte dei cittadini. Secondo lui, minimizzare o semplificare i numeri può ridurre la fiducia nella scienza e nella regolamentazione sanitaria.
Esperti scientifici concordano che i trial Pfizer abbiano mostrato decessi in entrambi i gruppi, vaccinato e placebo. Kennedy sostiene che i dati possano essere ignorati, e che ogni evento deve essere pubblicamente documentato. La sua posizione richiama la necessità di reporting completo e trasparente, così da evitare ambiguità o incomprensioni sulla sicurezza dei vaccini.
In un’epoca in cui la fiducia nella scienza è cruciale, il messaggio di Kennedy si concentra sull’importanza della trasparenza e dell’onestà nella comunicazione dei dati clinici, piuttosto che sulla presunta pericolosità del vaccino stesso. Il dibattito che ne deriva è rilevante per migliorare le pratiche di informazione sanitaria e rafforzare la fiducia della popolazione nelle decisioni scientifiche e regolatorie.
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